Energia

La Cina, il secondo consumatore al mondo di petrolio, sarà responsabile nel 2016 di oltre un quarto dei consumi globali di greggio. Accordi per le forniture di energia

Nuovi accordi in vista con i gruppi cinesi dell'energia per Rosneft. Il gigante del greggio russo e il maggiore gruppo del petrolchimico cinese, Sinopec, sono vicine all'accordo per lo sfruttamento congiunto di due giacimenti in Siberia.
I due siti sono quelli di Yurubcheno-Tokhomskoye e di Russkoye.

La firma è prevista per fine anno, dopo che un primo accordo per lo sviluppo congiunto era stato raggiunto il 3 settembre a Pechino, in occasione della visita del presidente russo Vladimir Putin per partecipare alle celebrazioni per i settanta anni dalla fine della Seconda guerra mondiale.
In base all'intesa di allora, Sinopec avrà una quota del 49% nei due giacimenti siberiani.

Rosneft collabora già con le due maggiori national oil companies cinesi, China National Petroleum Corporation (Cnpc) e Sinopec, ma la compagnia russa sta studiando anche una cooperazione con China National Offshore Oil Corporation (Cnooc), il gruppo del greggio offshore cinese, per la ricerca di possibili progetti da sviluppare congiuntamente.
Nel frattempo, Rosneft ha confermato la quota delle consegne di greggio alla Cina, che negli anni 2016 e 2017 raggiungeranno quota 1,5 milioni di tonnellate all'anno attraverso la condotta Skovorodino-Mohe.

In settembre la Russia aveva superato l'Arabia Saudita come primo fornitore di greggio alla Cina e le esportazioni in Cina avevano superato quota quattro milioni di tonnellate di petrolio esportate - poco meno di un milione di barili al giorno - registrando un aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo le ultime stime dell'International Energy Agency, la Cina, il secondo consumatore al mondo di petrolio, sarà responsabile nel 2016 di oltre un quarto dei consumi globali di greggio.