La competizione fra combustibili. Dal 2020 sulle navi solo bunker con lo 0,5% di zolfo
Anche l’Italia al Mepc di Londra vota a favore dei limiti al carburante marino. Galletti: "Un contributo importante all’attuazione dell’Accordo di Parigi"
Dal 1° gennaio 2020 entrerà in vigore nelle acque mondiali il nuovo limite dello 0,5% del tenore di zolfo nel bunker e negli altri combustibili marittimi. Lo ha deciso l'assemblea plenaria del Mepc, il Comitato per la Protezione dell'Ambiente Marino, riunito a Londra. Con il voto favorevole della maggioranza delle delegazioni nazionali presenti, tra cui quello del ministero dell'Ambiente italiano, è stato raggiunto un traguardo fondamentale per limitare l'impatto delle emissioni in atmosfera delle navi.
"Con i nuovi rigorosi limiti in materia di emissioni solforose - osserva il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - il settore marittimo dà un importante contributo all'attuazione dello storico accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi".
La previsione era già inserita nella normativa internazionale e prevista dalla direttiva europea di riferimento: la sua attuazione su scala globale era tutt'altro che scontata, perché condizionata all'esito positivo della valutazione sulla disponibilità di combustibile a basso tenore di zolfo in misura adeguata alle necessità del trasporto via mare di passeggeri e merci.
Lo studio condotto dall'Imo, l'Organizzazione Marittima Internazionale dell'Onu che elabora il diritto marittimo convenzionale, ha fornito alle delegazioni mondiali attraverso studi indipendenti le basi tecnico-scientifiche sulle quali poggiare le proprie determinazioni di merito.