Energia

Salta l’ipotesi di un accordo con il gruppo italiano e gli altri partner del consorzio NCO contro Astana

Non c’è pace per il giacimento di Kashagan in Kazakhistan. Il ministero dell’Energia della repubblica ex sovietica avrebbe informato il consorzio North Caspian Operating Co., di cui fa parte anche Eni e che sviluppa il giacimento, non accetterà – stando a Bloomberg, citato da MilanoFinanza - la proposta di mettere fine all’arbitrato in cambio di maggiori investimenti e l’impegno a realizzare un impianto per il trattamento del gas.
 
Cosa è successo
Da anni è infatti in corso un arbitrato da 13 miliardi di dollari contro Eni e gli altri partner del consorzio North Caspian Operating Co., che sviluppa il giacimento super giant di Kashagan. L’accusa mossa dal governo di Astana riguarda costi extra che sarebbero stati dedotti dai profitti del giacimento, alterando la distribuzione degli utili. L’obiettivo delle compagnie petrolifere è di ricomporre la disputa e trovare un accordo stragiudiziale anche sulla base dei segnali di distensioni emersi nel luglio scorso dallo stesso governo kazako dopo un incontro sullo sviluppo del giacimento tra il primo ministro del Kazakhstan, Alikhan Smailov, e l'amministratore delegato del consorzio, Olivier Lazare. Ma ora, stando ad Astana, nulla è cambiato. La guerra commerciale prosegue.