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Corpo di mille protoni! Un laboratorio attaccato da hacker, Newcleo sul deposito e l’interesse Enel

where Milano when Lun, 27/11/2023 who roberto

Il gruppo SiegedSec ha rubato e diffuso pubblicamente dati sensibili sottratti dai server dell'Idaho national laboratory

Arriva dagli Stati Uniti la notizia idaho-national-laboratory.jpgdi un attacco informatico all'Idaho national laboratory (nella foto), il centro di ricerca nucleare gestito dal Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti dove operano circa 6000 specialisti del settore. A rivendicarlo sono stati gli hacktivisti di SiegedSec, un gruppo di criminali informatici – già noti per attacchi alla Nato e alla compagnia Atlassian – che hanno annunciato di essere riusciti a mettere le mani su “centinaia di migliaia di dati di utenti, dipendenti e cittadini”. Secondo quanto riferito da un portavoce del laboratorio, infatti, ignoti sarebbero riusciti ad accedere ai server su cui si appoggia il “sistema Oracle Hcm, che supporta le applicazioni per le risorse umane”. Entrati nel sistema, appropriarsi dei dati deve essere stato semplice. Poi, come da abitudine, gli hacktivisti di SiegedSec hanno reso pubblica una parte dei dati rubati, condividendoli su forum di settore e sul canale Telegram di loro proprietà, senza neppure negoziare un riscatto con la vittima in questione. Tra i dati trapelati, a quanto pare, ci sono informazioni strettamente personali che riguardano i dipendenti dell'Inl – attuali, ex e in pensione – come numeri di previdenza sociale, referti sanitari, conti bancari e molto altro ancora. Un attacco decisamente massiccio, che preoccupa non poco gli esperti di sicurezza, e non solo. Nonostante SiegedSec non abbia ottenuto né divulgato informazioni sulla ricerca nucleare, l'incidente sicuramente aumenterà la sorveglianza da parte delle forze dell'ordine sul gruppo di hacktivisti. Questo perché i ricercatori dell'Inl gestiscono dati estremamente sensibili, lavorando su alcuni dei programmi di sicurezza nazionale più cruciali degli Stati Uniti, inclusi la difesa delle infrastrutture critiche da attacchi informatici e fisici, la gestione delle armi nucleari e lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili. Obiettivi incredibilmente appetibili per i cyber criminali.

 
Il deposito nucleare e la credibilità del progetto secondo Newcleo

L’individuazione e la tempestiva realizzazione del deposito dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico costituiscono un tassello fondamentale per rafforzare la credibilità del progetto nucleare italiano, sia in ambito nazionale che internazionale e costituiscono una base solida su cui in futuro si potrà sviluppare il nuovo sistema nucleare italiano. Sono necessarie sia una tempestiva messa in sicurezza dei rifiuti prodotti dalle varie industrie presenti nel nostro territorio ma anche lo stoccaggio definitivo dei rifiuti provenienti dal decommissioning di reattori di terza generazione non più in uso.  Così Stefano Buono, fondatore e amministratore delegato di Newcleo, in audizione in commissione Ambiente alla Camera in relazione al procedimento per l’individuazione dell’area destinata alla realizzazione del parco tecnologico e del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi a bassa e media intensità.
 
Cattaneo (Enel): guardiamo al nuovo nucleare
"Non intendiamo partecipare in un'altra costruzione con le attuali tecnologie ma guardiamo tutte le rivoluzioni tecnologiche. Siamo già in contatto con chi studia la quarta generazione del nucleare, poi abbiamo stretto un protocollo per gli small modular reactor, stiamo guardando a ogni tecnologia e a ogni evoluzione". Lo indica Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel rispondendo alle domande degli analisti a margine della presentazione del Piano strategico 2024-2026. "Non ci interessa partecipare al nucleare con le attuali tecnologie, ma ciò detto gestiamo già nucleare in due paesi europei" ha ribadito riferendosi agli impianti in Spagna e Slovacchia.

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