Cronache delle trivelle. Cina in Iraq, gas nel Mare del Nord, bioraffineria Eni in Corea e tanto altro
La Cina si assicura un altro enorme giacimento di gas naturale a Nahr bin Umar; North Sea Transition Authority ha autorizzato l’esplorazione a nord-ovest delle isole Shetland
L’enorme giacimento di gas iracheno onshore di Nahr bin Umar è stato assegnato a una filiale della cinese PetroChina, e questa segna un importantissimo passo avanti nel controllo energetico del Medio Oriente da parte di Pechino. A maggior ragione, segue l’acquisizione da parte di PetroChina del ruolo di operatore principale nel gigantesco giacimento petrolifero iracheno di West Qurna 1 dalla statunitense ExxonMobil.
Per la Cina, il settore del gas iracheno non solo è potenzialmente enorme, ma è anche altamente collegato al suo altrettanto potenzialmente enorme settore petrolifero, consentendo al Paese di sfruttare i contratti vinti nei giacimenti di gas iracheni per una presenza più ampia anche nei giacimenti petroliferi. Le maggiori riserve di gas associato si trovano nei giganteschi giacimenti petroliferi di West Qurna, Rumaila, Nassiriya, Majnoon, Halfaya, Zubair e Nahr bin Umar. D’altro canto, la maggior parte delle riserve di gas non associato si trova nel nord dell’Iraq, soprattutto nella regione semi-autonoma del Kurdistan. È difficile stabilire con certezza la quantità di gas associato presente in Iraq, dal momento che gran parte delle potenziali riserve petrolifere del paese rimangono inesplorate. Ufficialmente, l’Iraq possiede ancora circa 145 miliardi di barili di riserve accertate di greggio, circa l’8% del totale mondiale. Tuttavia, contemporaneamente alla produzione di questi dati ufficiali sulle riserve, il ministero del Petrolio ha affermato che le risorse non ancora scoperte del Paese ammontano a circa 215 miliardi di barili.
Via libera a nuovo giacimento gas della Shell nel Mare del Nord
L'autorità britannica per il petrolio e il gas ha dato il suo consenso a procedere al giacimento di gas Victory, situato a nord-ovest delle isole Shetland. Il nuovo giacimento sarà gestito da Shell e “contribuirà a mantenere la produzione di gas domestico per le case e le imprese e per la generazione di elettricità nel Regno Unito", ha affermato Shell in un comunicato. "I continui investimenti sono necessari per sostenere la produzione nazionale, che sta diminuendo più rapidamente della domanda di petrolio e gas", ha affermato Simon Roddy, responsabile della Shell per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas. Secondo la North Sea Transition Authority, il Regno Unito produrrà il 38% delle sue forniture di gas entro il 2022, affidandosi alle importazioni per il resto del suo consumo. Il giacimento Victory dovrebbe entrare in funzione a metà del decennio, producendo, al suo picco, una quantità di gas sufficiente a riscaldare circa 900mila abitazioni. La decisione dell'autorità britannica ha scaturito il disappunto degli ambientalisti.
Lg Chem e Enilive: accordo di joint venture per la bioraffineria in Corea del Sud
Lg Chem ed Enilive annunciano la firma dell’accordo di joint venture che rappresenta un ulteriore passo verso la decisione finale di investimento per il progetto di una nuova bioraffineria in Corea del Sud. L'accordo è stato firmato a Roma dall'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e dall'amministratore delegato di Lg Chem, Shin Hak-cheol.
Lo scorso settembre, Enilive (società direttamente controllata da Eni, che ne detiene il 100% del capitale sociale) e Lg Chem hanno annunciato di aver avviato la valutazione per lo sviluppo e la gestione di una nuova bioraffineria nel sito petrolchimico di Lg Chem a Daesan, in Corea del Sud. L'obiettivo è completare l’impianto entro il 2026 e trattare circa 400mila tonnellate l’anno di materie prime biogeniche utilizzando la tecnologia Ecofining di Eni per rendere disponibili diversi prodotti tra cui il sustainable aviation fuel (Saf), il biocarburante hvo diesel (olio vegetale idrogenato) e la bio-nafta. Lg Chem ed Eni uniranno le competenze in questo progetto. La decisione finale d’investimento è prevista entro il 2024.
Petro-Victory inizia il workover nel campo brasiliano di São João
Petro-Victory Energy ha avviato un programma di workover nel giacimento di São João in Brasile, impiegando l'impianto di workover SPT-129 di Braserv Petróleo per migliorare la produzione di petrolio. L'operazione riguarda quattordici zone aggiuntive in tre pozzi di produzione, di cui la società detiene la piena partecipazione operativa.
Il giacimento di São João vanta 1,9 milioni di barili di riserve petrolifere 2P, per un valore attuale netto di 73,5 milioni di dollari. L'impianto di workover di Braserv, un'azienda brasiliana specializzata in servizi di completamento e workover onshore, dovrebbe arrivare entro il 25 gennaio 2024. Questo sforzo fa parte della strategia della società di attingere a nuove zone per incrementare la produzione di petrolio, concentrandosi sui pozzi SJ-11, SJ-01 e SJ-06.
Il giacimento petrolifero di Bohai ha raggiunto un nuovo massimo nel 2023
La cinese Cnooc ha annunciato che nel 2023 il giacimento petrolifero di Bohai, la più grande base di produzione nazionale cinese di petrolio greggio, ha prodotto più di 36,8 milioni di tonnellate di petrolio e gas equivalenti, 34 milioni di tonnellate di greggio e 3,5 miliardi di metri cubi di gas, stabilendo un nuovo record. Secondo quanto appreso, fino ad oggi la produzione cumulativa di petrolio e gas equivalente del giacimento ha superato i 500 milioni di tonnellate, la produzione giornaliera ha superato le 100mila tonnellate, e rappresenta ora la maggiore produzione offshore cinese e il maggiore giacimento del Paese.