Emissioni, biomasse, tecnologie: così l’Eni si allea per la transizione in Angola e Vietnam
Si punta alla produzione di carburanti a minori emissioni di carbonio, alle biomasse residue e all'ammoniaca verde per applicazioni agro-industriali
L'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e il presidente del consiglio di amministrazione di Sonangol Sebastião Pai Querido Gaspar Martins hanno firmato a Roma un memorandum d’intesa per ampliare ulteriormente gli ambiti di cooperazione tra le due aziende, tramite studi nella catena del valore dell'agribusiness e in altri settori della decarbonizzazione, tra cui i minerali per la transizione energetica e l'innovazione dell'ecosistema. La firma è avvenuta alla presenza del presidente dell'Angola João Lourenço e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nell'ambito della visita di Stato del presidente Lourenço in Italia.
Che cosa prevede la collaborazione
Secondo i termini del memorandum, Eni e Sonangol identificheranno e valuteranno congiuntamente opportunità nell’ambito della transizione energetica, comprese le filiere agro-industriali per la produzione di carburanti a minori emissioni di carbonio, la valorizzazione delle biomasse residue e l'ammoniaca verde per applicazioni agro-industriali. Inoltre, le due aziende valuteranno opportunità in ambito agribusiness, con studi per promuovere le sinergie tra le filiere agricole nazionali e le bioenergie, con particolare attenzione alle sementi e alle biotecnologie migliorate, alla meccanizzazione, ai fertilizzanti e ai servizi logistici. Altri ambiti di collaborazione potranno riguardare i minerali per la transizione energetica, come quelli utilizzati nella produzione di batterie e di energia rinnovabili, e l’ecosistema dell’innovazione, che comprende attività di capacity building, la valutazione e lo sviluppo di tecnologie innovative e di soluzioni digitali nei settori della transizione energetica e dell'agroalimentare, anche attraverso il sostegno alle start-up e alle piccole e medie imprese (PMI). Il memorandum prende le mosse dai progressi realizzati a seguito del protocollo firmato da Eni, Sonangol e l’Agenzia Nazionale del Petrolio, del Gas e dei Biocombustibili dell’Angola (ANPG) a ottobre 2021 per identificare opportunità di cooperazione nel Paese nei settori degli agri-feedstock e dell’economia circolare. Il memorandum è in linea con la visione di Sonangol che mira alla decarbonizzazione tramite investimenti su progetti energetici da fonti più pulite, e con la strategia di Eni per giocare un ruolo da protagonista nel processo di decarbonizzazione, promuovendo un maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabile, ad altri vettori energetici e a tecnologie a basse emissioni di carbonio, in conformità con le disposizioni dell'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Eni in Vietnam
Eni e il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Vietnam (MARD) hanno intanto firmato ad Hanoi un memorandum d’intesa per identificare iniziative congiunte negli ambiti degli agri-feedstock e della generazione di crediti di carbonio.
Le parti esploreranno opportunità per valorizzare i residui dalle catene del valore agro-industriali per produrre oli vegetali, non in competizione con la filiera alimentare, per utilizzo nelle bioraffinerie di Eni. Tra le iniziative potenziali anche la rigenerazione di terreni degradati, abbandonati o inquinati, come fattore per lo sviluppo rurale.
Il memorandum include la possibilità di cooperare sul tema della generazione dei crediti di carbonio tramite attività di compensazione delle emissioni basate sulla Natural Climate Solution finalizzate, per esempio, a evitare la deforestazione, promuovere un uso sostenibile delle foreste, supportare la conservazione degli ecosistemi naturali, come quello delle mangrovie, e la gestione dei terreni con pratiche agricole resilienti al clima.