L’energia e la guerra. Gli arrivi di gas dalla Russia sono regolari, Tap pronto all’aumento subito, l’Algeria nei prossimi mesi
Arrivati a Tarvisio 1,3 miliardi di metri cubi di gas naturale contro gli 1,7 miliardi giunti dall'Algeria; Il Tap arriverà al pieno utilizzo dell'attuale capacità del gasdotto, ovvero 10 miliardi di metri cubi/anno
Sono regolari, al momento, gli arrivi di gas dalla Russia al valico di Tarvisio. In base a quanto apprende Ansa dal passo al confine con l'Austria il flusso odierno di metano russo è di 82 milioni di metri cubi, a fronte di una domanda inferiore ai 300 milioni. Nello scorso mese di febbraio sono arrivati dalla Russia al Tarvisio 1,3 miliardi di metri cubi di gas naturale contro gli 1,7 miliardi giunti dall'Algeria attraverso il Transmed, che sbocca a Mazara del Vallo (Trapani). Ci sono poi i valichi italiani del Passo Gries (Verbania), che consente il traffico di gas bidirezionale con il Nord Europa via Svizzera ed ha consentito di esportare gas tra Natale e Capodanno a causa del ridotto fabbisogno nazionale per le temperature miti di quei giorni, mentre a Melendugno (Lecce) c'è l'approdo del Tap, il Gasdotto Trans-Adriatico, che trasporta il gas proveniente dall'Azerbaijan estratto nel Mar Caspio.
Il peso del Tap
Proprio questa pipeline è quella destinata a crescere maggiormente. "Nel breve termine, consci delle criticità connesse all'attuale congiuntura di elevata domanda e scarsa offerta, ci stiamo concentrando nel raggiungere il pieno utilizzo dell'attuale capacità del gasdotto, ovvero 10 miliardi di metri cubi/anno sulla base dei contratti di trasporto a lungo termine. Anche utilizzando la capacità offerta da Tap a breve termine, mediante le aste sulla piattaforma Prisma, ulteriori volumi aggiuntivi potrebbero poi essere disponibili dall'area del Caspio nel corso dell'anno", ha spiegato Luca Schieppati, managing director di Tap, in un'intervista a SustainEconomy.24. Nel suo primo anno di operatività il gasdotto Tap, che porta gas dall'Azerbaijan, ha trasportato in Europa oltre 8 miliardi di metri cubi di gas, di cui 6,8 miliardi in Italia ed ha contribuito ad annullare il differenziale storico di circa il 10% che l'Italia pagava sul prezzo all'ingrosso rispetto ad altri Paesi europei. Il gasdotto, in prima linea in questi giorni di particolare congiuntura e crisi storica, può aumentare i volumi già quest'anno ed è pronto ad anticipare il raddoppio della capacità. "In un orizzonte di lungo periodo, è in corso la consultazione pubblica per sondare l'interesse del mercato per un'espansione di capacità che tipicamente si origina quando avviene l'incontro tra nuova disponibilità di domanda, ovvero l'interesse del mercato italiano ed europeo ad assicurarsi su base vincolante ulteriori volumi di gas rispetto agli attuali 10 miliardi di metri cubi, e di offerta, in altre parole la produzione aggiuntiva nell'area del Caspio. Possiamo anticipare di circa un anno rispetto ai due originariamente previsti la conclusione di questa procedura e, a fronte di una sua conclusione positiva, possiamo avviare gli investimenti necessari e concluderli in un arco temporale di circa 4 anni".
In futuro l'idrogeno. Primi studi con Snam
"In realtà - prosegue il managing director di Tap - l'espansione della capacità può essere davvero il modo migliore, se non l'unico, per Tap di contribuire a facilitare la realizzazione delle ambizioni energetiche e climatiche italiane ed europee". E in futuro ci sarà anche l'idrogeno. "Nuovi volumi di idrogeno e altri gas rinnovabili potranno essere trasportati attraverso l'espansione della capacità di Tap e relativi adeguamenti per veicolare l'idrogeno in miscela con il gas naturale, essendo la capacità attuale sostanzialmente prenotata nella sua totalità dagli attuali contratti di trasporto a lungo termine". E aggiunge: "È un percorso che abbiamo già intrapreso; abbiamo completato con Snam un primo studio per il trasporto di idrogeno in miscela con il gas naturale ed è in corso la preparazione per prove di laboratorio per testare i materiali e porre il nostro gasdotto ‘a prova di futuro'".
Algeria, più gas all'Italia nei prossimi mesi
Intanto, anche l'Algeria ha fatto sapere che invierà più gas in Italia, non nel brevissimo tempo ma fin dai prossimi mesi. Lo ha assicurato, in un colloquio con il Sole 24 Ore, l'ambasciatore dell'Algeria in Italia, Abdelkrim Touahria, confermando il nuovo clima tra Roma e Algeri dopo la visita del presidente Sergio Mattarella a novembre e della recente visita del ministero degli Esteri di Maio, accompagnato dall'ad di Eni, Claudio Descalzi. "L'Italia potrà contare su forniture aggiuntive di gas algerino allo stesso prezzo fino a toccare, e forse superare, i 30 miliardi di metri cubi già nei prossimi mesi, con un aumento di circa 2 miliardi di metri cubi rispetto ai volumi attuali", ha rassicurato Touahria.