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Eni. Descalzi: dalle rinnovabili un quarto del fabbisogno degli impianti oil&gas

where Milano when Lun, 02/10/2017 who roberto

Gli investimenti verdi faranno vedere l’impatto sull'Ebit. Le politiche della compagnia nelle nuove energie. Il ruolo della chimica

"La trasformazione che sta operandoclaudiodescalzi.jpg Eni in termini di energie rinnovabili avrà un peso a livello di Ebit nel prossimo futuro". È quanto ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni (nella foto), intervenendo all’Italian Energy Summit organizzato dal Sole 24 Ore, sottolineando che il gruppo petrolifero è la prima società in Africa, "dove abbiamo strutture e terreni e siamo ben posizionati per fare una trasformazione degli asset alimentati a gas in rinnovabili". L’Eni può contare "su 4mila ettari di terreno di proprietà" su cui "abbiamo progetti per il 10% della superficie impegnata, che daranno energia per oltre 500 megawatt in Italia e all'estero". Descalzi ha poi aggiunto che i progetti riguardanti la conversione verde di Eni sono "15 in Italia e all'estero", con l'obiettivo finale che punta a "1 gigawatt" a fronte dell'attuale "capacità di consumo di gas di 4 gigawatt". In pratica un quarto del gas richiesto per il funzionamento dei siti produttivi di Eni nel comparto oil&gas sarà prodotto con energie rinnovabili. "Stiamo lavorando in Tunisia, Egitto e Ghana. Non abbiamo i costi del terreno, risparmiamo gas e tutte le facilities sono già esistenti. Così portiamo l'Irr di questi asset dal 6 al 10-12%".
Anche in Italia il processo è avviato: su tutti i terreni bonificati non utilizzabili - sul 10% di essi Eni è già al lavoro - verrà installato fotovoltaico per arrivare a 500 MW nel 2018, per poi raddoppiare la capacità produttiva.
Per quanto riguarda il futuro della chimica, “ormai va bene da un anno e mezzo: nel primo semestre abbiamo centrato i risultati messi in preventivo per un anno intero. E tutto ciò ha un grande impatto anche sull'occupazione". Come ha ricordato Descalzi, quella chimica "è una divisione che veniva da anni di perdite. Abbiamo fatto un lavoro di ristrutturazione molto pesante, resa necessaria dal fatto che in questo settore, come nella raffinazione, i prezzi delle materie prime erano calati molto".

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