Eni/2. Accordo per la vendita della nigeriana NAOC, aumentano le ricerche in Norvegia ed Enilive
Ceduta la Nigerian Agip Oil Company Ltd (NAOC Ltd), società attiva in Nigeria nell'esplorazione e produzione di idrocarburi onshore; in Italia è nato Enilive, nuovo brand di Eni Sustainable Mobility, dedicato alla bioraffinazione, biometano e smart mobility
Eni e Oando PLC, la principale società energetica nigeriana, hanno siglato l'accordo per la cessione di Nigerian Agip Oil Company Ltd, società interamente controllata da Eni e attiva in Nigeria nell'esplorazione e produzione di idrocarburi onshore e nella generazione di energia elettrica. In Nigeria NAOC Ltd detiene partecipazioni societarie in 4 blocchi onshore (OML 60, 61, 62, 63) operati per conto della NAOC JV (operatore NAOC Ltd 20%, Oando 20%, NNPC E&P Limited 60%), nelle centrali elettriche di Okpai 1 e 2 (con una potenza installata di 960MW), e in due licenze esplorative onshore (OPL 282 e OPL 135, rispettivamente del 90% e del 48%), di cui è anche operatore. La quota che NAOC Ltd detiene in SPDC JV (Shell Production Development Company Joint Venture - operatore Shell 30%, TotalEnergies 10%, NAOC 5%, NNPC 55%) non rientra nel perimetro della transazione e rimarrà nel portafoglio Eni.
La norvegese Vaar aumenterà le trivellazioni in Artico
Vaar Energi, controllata norvegese di Eni, ha dichiarato che intensificherà l’esplorazione nel Mare di Barents artico per aumentare la produzione di petrolio e gas nella regione. I piani delle compagnie petrolifere di esplorare il Mare di Barents sono stati criticati dagli ambientalisti, che affermano che ciò è contrario agli impegni internazionali della Norvegia di ridurre le emissioni di gas serra. La Corte Suprema del Paese, tuttavia, ha respinto la mozione per fermare le trivellazioni nell’Artico nel 2020, ricorda Reuters. Vaar gestisce Goliat, l’unico giacimento petrolifero produttivo nel Mare di Barents, ed è partner del progetto di Equinor per lo sviluppo del giacimento petrolifero Johan Castberg, la cui produzione dovrebbe iniziare alla fine del 2024.
Eni Sustainable Mobility presenta Enilive
È nata Enilive, nuovo brand di Eni Sustainable Mobility, la società dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, anche attraverso le oltre 5000 Enilive Station in Europa. Nella rete Enilive è presente un’ampia offerta di prodotti, tra cui i carburanti di natura biogenica come l'HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), il bio-GPL e il biometano, nonché l'idrogeno e l’elettrico, oltre ad altri prodotti come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili. La rete di stazioni Enilive supporta anche altri servizi di mobilità tra cui la ristorazione, i negozi di prossimità e numerosi servizi a supporto delle persone in movimento, come ad esempio i punti Telepass, le auto Enjoy, il pagamento dei bollettini postali e gli Amazon Locker.
Enilive ha l’obiettivo di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, accelerando il percorso verso la riduzione delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita, contribuendo all’obiettivo di Eni di raggiungere la carbon neutrality al 2050 anche attraverso gli asset industriali che includono le bioraffinerie di Venezia e di Gela, la bioraffineria St. Bernard Renewables LLC (joint venture partecipata al 50%) in Louisiana (Stati Uniti d’America), 22 impianti per la produzione di biometano in Italia, oltre ai nuovi progetti, attualmente in fase di valutazione, per due nuove bioraffinerie a Livorno e a Pengerang (Malesia). Eni Sustainable Mobility prevede di aumentare la propria capacità di bioraffinazione, dalle oltre 1,6 milioni di tonnellate attuali, a oltre 3 milioni di tonnellate/anno entro il 2025 e di superare i 5 milioni di tonnellate/anno entro il 2030.