Gasdotti. Nel 2021 il TAP ha trasportato in Italia quasi 7 miliardi di metri cubi
Dall’avvio dei primi flussi, 8,1 miliardi di metri cubi standard hanno attraversato il confine greco-turco; di questi, circa 1,2 hanno alimentato i mercati di Grecia e Bulgaria e oltre 6,8 hanno raggiunto San Foca
Nel 2021 il TAP, Trans Adriatic Pipeline che trasporta in Europa il gas naturale del giacimento di Shah Deniz II ,in Azerbaijan, ha trasportato complessivamente in Europa oltre 8,1 miliardi di metri cubi standard. Di questi, oltre 6,8 hanno raggiunto l’Italia nell’entry point di Melendugno, mentre circa 1,2 hanno alimentato, attraverso il punto di interconnessione di Nea Mesimvria, il mercato interno greco e quello bulgaro.
Al via il monitoraggio
In Italia, nel rispetto del Piano di Monitoraggio Ambientale approvato dagli enti vigilanti, a partire da gennaio 2021 è stato inoltre avviato il monitoraggio della fase post-operam in tutte le aree interessate dall’infrastruttura. Il monitoraggio, che non ha evidenziato anomalie rispetto a quanto precedentemente rilevato sia nella sezione offshore che in quella terrestre, ha l’obiettivo di verificare il clima acustico, la qualità dei terreni, l’efficacia delle operazioni di reimpianto delle piante rimosse e il grado di ricolonizzazione della vegetazione spontanea, i popolamenti ittici, lo stato dei fondi duri infralitorali e della Posidonia oceanica e, infine, lo stato di salute delle biocostruzioni reimpiantate. I risultati sono periodicamente condivisi con gli enti di controllo nel quadro della reportistica trimestrale del piano di monitoraggio approvato.
Zero infortuni
Luca Schieppati, Managing Director di TAP, ha detto: “Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti. Nel corso dell’anno che si è appena concluso, TAP ha trasportato in totale sicurezza oltre 8 miliardi di metri cubi di gas naturale, contribuendo significativamente alla progressiva decarbonizzazione e al contenimento del rialzo dei costi dell’energia nei Paesi attraversati. Siamo altrettanto lieti di registrare zero infortuni lungo tutta l’infrastruttura, che si conferma essere strategica per la sicurezza degli approvvigionamenti dell’Italia e dell’Europa”.