Il giacimento Eni di Kashagan sarà avviato entro il 2016
Il sottosegretario Calenda in visita in Kazakistan: basta slittamenti dopo lo stop del 2013
L'avvio del giacimento petrolifero del Kashagan, in Kazakistan, dopo aver sostituito le condotte per problemi di corrosione avverrà entro la fine del 2016 e per il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda - durante la missione imprenditoriale di Governo, Confindustria e Ice in Kazakistan – non ci saranno ulteriori slittamenti dopo lo stop del 2013. “Ma bisogna chiederlo all'Eni”, ha osservato Calenda.
L'Eni è impegnata a Kashagan in un consorzio con una quota del 16,8%. I costi supplementari per il consorzio per far ripartire il giacimento ammonterebbero a circa 4 miliardi di dollari.
Il giacimento è colossale ma è di estrema difficoltà tecnica, ed è ritenuto forse il più difficile al mondo. Si trova in un luogo che tra le estati torride e gli inverni polari ha un'escursione termica di 80 gradi, e le riserve sono ricche di acido solfidrico corrosivo. “Da gestire con grande attenzione”, avverte il sottosegretario. “È un miracolo di ingegneria. È stato un lavoro faticosissimo dove sono impegnati l'Eni e la compagnia di stato kazaka. Sono partner. Ormai i problemi del passato sono superati”.