Gnl. Snam aumenta al 30% la partecipazione nel terminal Lng di Porto Viro
Esercitato il diritto di prelazione a seguito della firma dell’accordo di VTTI per acquisire la maggioranza delle azioni di Adriatic Lng
Cresce la quota Snam in Adriatic Lng. La società guidata da Stefano Venier ha esercitato il diritto di prelazione di incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la partecipazione in Terminale Gnl Adriatico, la società cui fa capo, il terminale di rigassificazione operativo nelle acque italiane antistanti Porto Viro (Rovigo). Il diritto di prelazione è stato esercitato dopo la firma dell'accordo con VTTI, azienda olandese specializzata nello stoccaggio di energia e infrastrutture, per acquisire la partecipazione di maggioranza nella società. Posto a circa 15 chilometri al largo delle coste venete, il terminale di Adriatic Lng è la maggiore infrastruttura offshore per lo scarico, lo stoccaggio e la rigassificazione di gas naturale liquefatto (Gnl) del Paese, con una capacità tecnica annua di rigassificazione pari a 9,6 miliardi di metri cubi, corrispondenti a circa il 14% dell’attuale domanda nazionale di gas. “Questa operazione rafforza la presenza di Snam in un settore, quello delle infrastrutture del Gnl, sempre più strategico per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese – ha commentato l’amministratore delegato Stefano Venier. Siamo lieti di collaborare con VTTI per garantire in continuità la gestione ottimale di Adriatic Lng, un asset fondamentale per il sistema energetico italiano, e per supportarne i progetti di espansione”.
Il senso dell’operazione
Il closing della transazione è previsto entro la fine del 2024 ed è soggetto, tra le altre cose, alle necessarie autorizzazioni regolatorie. Al closing, il capitale sociale di Adriatic Lng sarà detenuto da VTTI al 70% e Snam al 30%. In questo contesto, Snam garantirà una maggiore resilienza delle infrastrutture di rigassificazione italiane, con l'obiettivo di potenziare la sicurezza e la diversificazione dell'approvvigionamento del sistema energetico nazionale.
Come si è mossa Snam sul Gnl
Snam detiene partecipazioni in tutti i restanti impianti di rigassificazione del Gnl attualmente operativi sul territorio italiano: il terminale di Panigaglia, in esercizio dal 1971 vicino La Spezia, la Fsru Toscana di Olt al largo di Livorno, operativa dal 2013, e la Fsru Golar Tundra, in esercizio a Piombino da luglio 2023, per una capacità complessiva di rigassificazione di circa 23 miliardi di metri cubi.
Nell’ambito delle iniziative intraprese a partire dal 2022 per diversificare ulteriormente gli approvvigionamenti di gas del Paese in seguito alla crisi russo-ucraina, Snam ha inoltre acquisito il rigassificatore galleggiante Bw Singapore, che entrerà in esercizio di fronte alle coste di Ravenna nei primi mesi del 2025. La capacità complessiva di rigassificazione del Paese salirà così a 28 miliardi di metri cubi, equamente distribuiti tra versante tirrenico e versante adriatico, per un volume complessivo che corrisponde a quello importato via gasdotto dalla Russia nel 2021.