La guerra dei combustibili. Assogasliquidi, i blocchi non bastano, limitare l’uso quelli più impattanti
Arzà, presidente Assogasliquidi/Federchimica: il GPL può essere un rimedio immediato rispetto all’emergenza smog
L’inquinamento delle città si combatte con una strategia di medio-lungo periodo, la sensibilizzazione dei cittadini, e un’attenta revisione del sistema degli incentivi pubblici per premiare le soluzioni che contrastano le emissioni di polveri sottili e non – come avviene oggi – di quelle che contribuiscono al loro incremento. Lo scrive in una nota Assogasliquidi facente capo a Federchimica.
Gli accordi siglati da Ministero dell’Ambiente con le Regioni come l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano “rappresentano sicuramente passi avanti rispetto al passato, con misure coordinate per limitare le emissioni. Rimangono però forti perplessità soprattutto sul fronte del riscaldamento domestico, che ha il maggiore impatto sulle emissioni di PM2,5 e PM10”.
Nell’accordo con le regioni del Bacino Padano si vieta l’installazione di nuove stufe a 3 stelle ma si consente l’utilizzo di quelle già esistenti. Secondo lo “Studio comparativo sulle emissioni da apparecchi a gas, GPL, gasolio e pellet ed effetto dell’invecchiamento”, condotto da Innovhub–Stazioni Sperimentali per l’Industria, stufe a 3 o 4 stelle che si possono acquistare contando su incentivi pubblici, e per le quali non sono previste verifiche obbligatorie periodiche, producono rilevanti emissioni di particolato con un incremento progressivo di due ordini di grandezza - ossia centinaia di volte maggiore - nelle emissioni, passando dai combustibili gassosi al pellet; e di un ulteriore ordine di grandezza - ossia migliaia di volte maggiore - passando dal pellet alla legna.
Andrea Arzà (nella foto), presidente Assogasliquidi/Federchimica, aggiunge: “Sul fronte traffico, i dati mostrano con evidenza gli enormi vantaggi del GPL rispetto alle altre fonti fossili. Andrebbe incoraggiato sempre di più l’acquisto di auto che utilizzano questa fonte o la conversione di vecchie auto a benzina. Rispetto al settore domestico, i combustibili gassosi (gas naturale e GPL) possono dare un grande contributo al Paese per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’inquinamento atmosferico. In entrambi i casi, quindi, il GPL può essere un rimedio immediato rispetto all’emergenza che ci troviamo ad affrontare, e accompagnare il lungo processo di transizione energetica”.