IEA, il Covid ha frenato l’efficienza energetica, ora puntare sul 4% annuo al 2050
È il risultato da raggiungere in questo decennio per allinearsi allo scenario Net Zero Emission by 2050 dell'Agenzia Internazionale per l'Energia
La pandemia di Covid-19 ha rallentato le politiche di efficienza energetica ma, se si vuole raggiungere l'obiettivo "emissioni nette zero" di gas serra al 2050, bisogna puntare ad un miglioramento del 4% di efficienza nei prossimi 10 anni. È la forte indicazione che arriva dall'ultimo rapporto Energy Efficiency 2022, diffuso oggi dall'Agenzia Internazionale per l'Energia (Iea).
I due anni peggiori di sempre
"Il miglioramento di quest'anno arriva dopo che il Covid-19 ha portato a due degli anni peggiori di sempre per il progresso dell'efficienza energetica globale, con guadagni annuali che sono scesi a circa lo 0,5% nel 2020 e nel 2021" rilevano gli analisti dell'Agenzia. "Il progresso dell'efficienza energetica era già rallentato prima dell'inizio della pandemia, con il tasso globale di miglioramento che è sceso dal 2% nella prima metà dello scorso decennio all'1,3% nella seconda metà" rileva ancora il Rapporto dell'Iea. Secondo l'Agenzia, i miglioramenti dell'efficienza devono invece essere in media di circa il 4% all'anno in questo decennio per allinearsi allo scenario Net Zero Emission by 2050 dell'Agenzia Internazionale per l'Energia che vede "incoraggianti segnali di progresso".
Trasporti ed edilizia
L'elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento, sottolinea, sta accelerando con un'auto su otto elettrica venduta ora a livello globale e quasi 3 milioni di pompe di calore vendute nel 2022 nella sola Europa - rispetto a 1,5 milioni nel 2019. Gli analisti dell'Iea sottolineano inoltre che i regolamenti edilizi esistenti vengono rafforzati e ne vengono introdotti di nuovi nelle economie emergenti e in via di sviluppo, mentre un'ondata crescente di campagne di sensibilizzazione sul risparmio energetico sta aiutando milioni di cittadini a gestire meglio il proprio consumo energetico. Tutti i governi del sud-est asiatico, ad esempio, stanno ora sviluppando politiche per un raffreddamento efficiente, vitale per una regione con uno dei tassi di crescita più rapidi della domanda di elettricità, afferma l'Agenzia.
Annunci solo in paesi sviluppati
L'Aie sottolinea ancora che quest'anno è stato contrassegnato da numerosi annunci politici e di spesa significativi, che indicano continui investimenti in termini di efficienza e progressi per gli anni a venire. Questi includono l'Inflation Reduction Act negli Stati Uniti, il piano RePowerEu dell'Unione Europea e il programma Green Transformation (Gx) del Giappone, che ammontano a centinaia di miliardi di dollari di spesa per edifici, automobili e industrie più efficienti nei prossimi anni. Tuttavia, questi pacchetti, come gran parte degli investimenti nell'efficienza energetica più in generale, sono concentrati nelle economie avanzate e sono necessari investimenti molto maggiori nelle economie emergenti e in via di sviluppo avverte l'Agenzia.