Da luglio bollette del gas a -6,3%, stabile l’energia elettrica
Le rinnovabili hanno fatto scendere del 7% i costi della materia prima. Con riforma dell’Autorità, il metano è sceso del -10% da gennaio. Le riduzioni saranno in parte riassorbite in inverno a seguito dell’aumento dei consumi legato alla stagionalità
Dal 1° luglio nuova riduzione per le bollette del gas e stabilità per quelle dell’energia elettrica. Lo ha deciso l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico nell’aggiornare le condizioni di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori nel trimestre luglio-settembre. Nello specifico, per il consumatore-tipo servito in tutela, il prezzo del gas scenderà del 6,3% con un risparmio di 73 euro su base annua mentre la bolletta dell’energia elettrica rimarrà invariata.
Da gennaio, la spesa per il gas è diminuita del 10% e di oltre il 16% nell’ultimo anno e mezzo. Queste diminuzioni sono l’effetto della riforma del gas dell’Autorità che ha ancorato i prezzi della materia prima alle quotazioni spot sulle principali borse europee e non più ai contratti pluriennali indicizzati ai prodotti petroliferi.
Tuttavia, parte dei benefici in termini di riduzione della bolletta dei clienti del servizio di tutela saranno controbilanciati dagli aumenti attesi con riferimento al trimestre ottobre-dicembre, come sempre accade per i maggiori consumi legati alla stagione invernale.
L’invarianza della bolletta elettrica dei clienti domestici deriva da un insieme di fattori: da un lato, infatti, il sensibile calo (-7,1%) della materia prima all’ingrosso – che rappresenta circa il 50% della bolletta – dovuto all’effetto delle rinnovabili sull’offerta alla Borsa elettrica è stato in parte compensato dalle coperture assicurative contro il rischio di rialzo dei prezzi dei contratti di approvvigionamento dell’Acquirente Unico.
Dall’altro, sono aumentati i costi di dispacciamento (+5,8%) e, in lieve misura, anche gli oneri derivanti dai meccanismi di perequazione della vendita e la necessità di gettito per gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3 della bolletta).
La famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi. Oltre al servizio di tutela vi è il mercato libero, con offerte di diversi venditori per la parte materia prima.
Sull’incremento del dispacciamento hanno influito i maggiori acquisti di energia elettrica di riserva, per garantire la sicurezza del sistema a fronte della crescente produzione da fonti rinnovabili non programmabili ed anche gli effetti attesi dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato sugli sbilanciamenti.
La diminuzione della bolletta del gas si spiega con il significativo calo dei prezzi della materia prima, che si riflette sulla spesa del cliente finale con una riduzione del 6,4%. La necessità di un leggero incremento (+0,1%) a copertura degli oneri della morosità per i servizi di ultima istanza del fondo UG3UI, ha portando la riduzione complessiva a -6,3%.
La principale innovazione della “riforma gas”, avviata nel 2011 e approvata nel 2012, è il disaccoppiamento dei prezzi del gas da quelli del petrolio, utilizzando per il calcolo della materia prima le quotazioni spot nei mercati all’ingrosso nel trimestre dell’aggiornamento e non più i contratti di fornitura di lungo periodo indicizzati ai prodotti petroliferi. La riforma ha introdotto anche meccanismi di gradualità, un’ “assicurazione” dal rischio di rialzo dei prezzi e meccanismi e per promuovere la rinegoziazione dei contratti pluriennali.
Nel dettaglio, da luglio, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 18,975 centesimi di euro per chilowattora tasse incluse, mentre il prezzo di riferimento del gas sarà di 77,76 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.