Mondo liquefatto. Alla 3A Arborea il primo rigassificatore sardo
Il minimpianto è rifornito di metano liquido dalla Spagna e alimenta la centrale del latte
La Sardegna ha il suo primo impianto di rigassificazione del metano. L'ha messo in funzione nelle scorse settimane ad Arborea la 3A, che ha deciso di impiegare il gas per produrre energia e vapore da utilizzare nella grande centrale del latte isolana, dove ogni giorno viene lavorato quasi il 90% del latte vaccino prodotto nell'isola.
L'impianto, a bocca di stabilimento, è dotato di una cisterna della capacità di 45 tonnellate, pari a un volume di 100 metri cubi. Qui arriva il metano allo stato liquido, venduto da un fornitore della Spagna e trasportato in un'autocisterna a una temperatura di -167 gradi. L'autocisterna sbarca al porto di Cagliari e raggiunge poi Arborea, dove il combustibile viene scaricato e riportato allo stato gassoso, andando ad alimentare due linee che producono energia elettrica ed energia termica.
“Stiamo ricevendo due carichi settimanali dalla Spagna”, spiega Massimo Ferniani, direttore dello stabilimento della 3A di Arborea. “Per ogni carico un'autocisterna trasporta 21 tonnellate di gas liquefatto. L'obiettivo è eliminare gradualmente l'olio pesante che ora acquistiamo dalla Saras e bruciamo per alimentare il nostro impianto”.
La realizzazione del nuovo impianto di rigassificazione era stata annunciata lo scorso anno dal presidente della 3A Gian Filippo Contu e dal direttore della cooperativa Francesco Casula. Il progetto, nato nel 2010, era stato sostenuto con un finanziamento della Assessorato alla Industria della Regione del 2012. Il cantiere, invece, era stato aperto a marzo 2014 e completato a fine anno scorso, con un investimento di quasi due milioni di euro.