Energia

Le imprese petrolifere contestano le norme sullo smaltimento delle acque

Stretta dell'amministrazione Obama sulle aziende che effettuano trivellazioni di petrolio e gas naturale sui terreni federali: è stato presentato un pacchetto di norme federali che fissano gli standard per lo smaltimento delle acque di scarico e impongono alle società di far sapere quali prodotti chimici vengono utilizzati nelle operazioni di fracking.
Le associazioni ambientaliste esultano, ma al tempo stesso i repubblicani accusano il presidente Barack Obama di voler penalizzare il settore petrolifero, compromettendo la ripresa economica e l'indipendenza energetica degli Usa e le industrie sono pronte a portare l'amministrazione federale in tribunale.

Il dipartimento dell'Interno (negli Stati Uniti si occupa di territorio e ambiente naturale) aveva cominciato a lavorare alla bozza delle regole già durante il primo mandato presidenziale di Barack Obama, visti i progressi della tecnica che consente di accedere a giacimenti prima irraggiungibili.
La normativa, che entrerà in vigore a giugno, è stata sotto esame per oltre tre anni e si applica solo ai pozzi presenti su terreni pubblici mentre la stragrande maggioranza del fracking negli Usa viene praticato su terreni privati (dalle aree pubbliche arriva l'11% del gas naturale e il 5% del petrolio). I regolamenti permettono ai dipendenti pubblici di ispezionare e convalidare la sicurezza e l'integrità delle incamiciature di cemento poste nello scavo dei pozzi, richiedono alle aziende di rendere pubbliche le sostanze chimiche utilizzate nel processo di fratturazione idraulica entro 30 giorni dal completamento delle operazioni di fracking e di presentare informazioni dettagliate al Bureau of Land Management.

La tecnica del fracking consiste nel fratturare la roccia di scisto attraverso la pressione dell'acqua per estrarre shale oil e shale gas. Questa tecnologia ha portato a un notevole aumento della produzione di energia, ma solleva preoccupazioni sui rischi per la salute e la sicurezza. Il fracking può produrre micromovimenti nel sottosuolo e ciò, se avviene in una faglia geologica in tensione, può scatenare l’anticipazione di terremoti, come avviene in Oklahoma dove in un anno sono state registrate 567 microscosse.
Il fracking ha portato gli Stati Uniti verso l’autonomia energetica e potrebbero diventare a breve il più grande produttore di petrolio e gas al mondo.
L'industria petrolifera è già in rivolta, e due delle più grandi associazioni del settore (l'Indipendent Petroleum Association of America e la Western Energy Alliance) hanno già promesso di presentare ricorsi presso le corti federali. Per loro la mossa di Obama è una minaccia per la crescita dell'industria petrolifera.