Pastone trivelle. Via libera al 110% dello stoccaggio di Ripalta, ok anche per Ragusa, Gorgoglione ci riprova
L’attuale capacità massima di esercizio dell’impianto di trattamento di Riplata, nel cremasco, è limitata a 24 milioni di metri cubi
E’ stato dato il via libera ambientale al pompaggio in sovrappressione nello stoccaggio cremasco di Ripalta, pari al 110% rispetto alla pressione originaria del gas nel giacimento originario, cioè il 10% in più. L’attuale capacità massima di esercizio dell’impianto di trattamento è limitata a 24 milioni di metri cubi; questo assetto transitorio è idoneo ad operare in condizioni di sovrappressione, fino alla piena operatività del nuovo impianto di trattamento avente capacità massima pari a 35 milioni di metri cubi. La realizzazione di un nuovo impianto di trattamento gas, che renderebbe disponibili per l’utenza 35 MSm3/g, corrispondente ad un incremento di circa il 17% rispetto all’attuale capacità massima giornaliera di trattamento – capacità erogativa di punta – è in linea con l’attuale richiesta di mercato ed è congruente con gli indirizzi della normativa nazionale di settore, in particolare in merito all’offerta dei servizi di punta per il sistema del gas naturale. La realizzazione di un nuovo Impianto di trattamento gas, in alternativa al potenziamento di quello esistente, permetterà di mantenere disponibile, durante i lavori di costruzione, il working gas stoccato anche associato all’esercizio in sovrappressione.
Nuova richiesta per Gorgoglione
Cambia governo e TotalEnergies ci riprova a cercare gas nel giacimento Gorgoglione in Basilicata, bocciato nella Valutazione di Impatto Ambientale solo due anni fa. La Società TotalEnergies EP Italia ha infatti presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica una nuova richiesta per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto “Perforazione del pozzo esplorativo di idrocarburi liquidi e gassosi sulla terraferma e in mare denominato Gorgoglione 3 (GG3) che si trova nel Comune di Corleto Perticara (PZ). Il MITE aveva infatti già bocciato nel febbraio del 2021 la perforazione del pozzo riconoscendone la pericolosità sul futuro trattamento dei reflui petroliferi radioattivi sul torrente Sauro – diga di Senise. Furono accolte le osservazioni pervenute dalle associazioni in tema di tutela della salute pubblica, dei corpi idrici e sulla pericolosità del trattamento dei reflui petroliferi radioattivi nei corsi d’acqua. Significativo e importante è stato uno dei pareri tecnici della commissione Via proprio sul ciclo delle acque di produzione (acque di strato più acque di processo ) e sul futuro impianto di trattamento di reflui petroliferi sul torrente Sauro che confluisce per una serie di condotte direttamente nella diga di Montecotugno-Senise che alimenta per uso idro potabile milioni di persone tra Basilicata, Puglia e Calabria.
Via positiva per Ragusa
È stata conclusa con esito "positivo" la procedura di Valutazione impatto Ambientale inerente il progetto "Perforazione e messa in produzione del pozzo esplorativo "Arancio 1Dir" - Concessione di coltivazione "Ragusa"" che si trova nel territorio omonimo vicino Modica, in contrada Ciantarato.