Petrolio: il crollo dei prezzi colpisce i grandi investitori di Wall Street
I forti cali del greggio hanno causato perdite ingenti ad alcuni dei nomi più importanti
Come riportava nei giorni scorsi il Wall Street Journal, tra chi ha subito conseguenze rilevanti c’è il miliardario investitore attivista Carl Icahn, che ha visto calare di 230 milioni di dollari dallo scorso agosto il valore della propria quota nella canadese Talisman Energy, attiva nel comparto petrolifero e del gas naturale.
A inizio dicembre, prima che Repsol comprasse Talisman provocando un'ondata di acquisti sul titolo, la perdita di Icahn era arrivata fino a 540 milioni. Icahn Associates è il maggiore azionista di Talisman, con una partecipazione superiore al 7%.
"Nell'attuale contesto del mercato petrolifero, sono sicuramente felice che si sia fatto avanti un acquirente", ha detto Icahn sull'accordo tra Repsol e Talisman.
Secondo indiscrezioni, anche Paulson & Co, il maxifondo del miliardario John Paulson, ha registrato perdite collegate alla perdita di valore di alcuni titoli energetici in portafoglio.
Il problema è che molti gestori di fondi non erano preparati a ribassi così forti del petrolio: i fondi più piccoli hanno perso quasi il 40% a causa dell'esposizione al settore energetico e alla crisi del rublo in Russia.