Energia

L’organizzazione guarda a una proroga del taglio della produzione. L’Algeria assicura la produzione. L’Aramco a Londra

Ultime notizie dal mercato petrolifero. L'Opec mostra ottimismo su una ripresa dei prezzi del greggio nel mercato internazionale, come conseguenza del taglio della produzione concordato con gli altri Paesi non membri del cartello dei produttori. Il presidente dell'Opec, Mohammad Sanusi Barkindo, in un forum sull'energia ad Abu Dhabi ha detto: "Siamo ottimisti sul fatto che le misure già adottate ci stanno portando sulla strada della ripresa". L'Opec e alcuni Paesi non Opec, come la Russia, hanno deciso un taglio della produzione, la cui applicazione è prevista almeno fino a metà del 2017 per sostenere i prezzi del greggio, che avevano perso quasi metà del loro valore da metà del 2014. Barkindo non ha voluto commentare un eventuale estensione dell'accordo in una riunione dei Paesi interessati in maggio a Vienna.

Qui Riad - Intanto Theresa May “corteggia” il colosso del petrolio Aramco, proponendo Londra per la sua collocazione in borsa. È quanto si legge sul sito del quotidiano the Guardian secondo cui la premier britannica punta a questo obiettivo, che avrebbe ricadute molto positive sull'economia del Regno Unito alla ricerca di partner e investimenti stranieri per il dopo Brexit. Non a caso il primo incontro della delegazione britannica a Riad è stato quello con Khalid Al-Falih, boss di Aramco e allo stesso tempo ministro per l'Energia saudita. La collocazione riguarderebbe il 5% della società valutata 2000 miliardi di dollari.

Qui Algeri - Il partenariato tra Algeria e Ue per la fornitura di energia è "forte e basato su una relazione di lungo termine" e pensato affinché "non ci sia problema per 20 anni". E' il messaggio lanciato dopo l'incontro tra il Commissario europeo per l'energia, Miguel Arias Canete, ed il ministro algerino per l'energia, Noureddine Boutarfa, in cui è stata messa a punto una "roadmap" di incontri che coinvolgano anche le compagnie europee per migliorare il quadro legislativo algerino in modo da favorire un piano di investimenti europei per lanciare l'industria della trasformazione degli idrocarburi in Algeria, ma anche il settore delle rinnovabili, fotovoltaico ed eolico. "Vogliamo un futuro di piena integrazione nella economia europea e vogliamo che la Ue sia con noi nella diversificazione" dell'industria algerina, ha sottolineato Boutarfa ricordando che "l'energia è un fattore di stabilizzazione" e che il progetto delle rinnovabili "sicuramente ha effetti favorevoli per tutta l'Africa" al di là dei confini algerini. Canete dal canto suo ha più volte sottolineato la "affidabilità" dell'Algeria e assicurato l'interesse europeo per lo sviluppo delle "risorse inesplorate" tanto di gas quanto di petrolio, per il quale sono previsti "ingenti investimenti".