Price cap, finora il tetto al prezzo del gas Ue non ha avuto alcuna influenza. Lo dicono gli esperti
Secondo le agenzie Ue, Acer e Esma, il calo deriverebbe dalla riduzione della domanda, dalle temperature miti di questo inverno e dalla reazione lenta dell'industria
Finora il tetto al prezzo del gas Ue non ha avuto alcuna influenza sui mercati finanziari ed energetici. È quanto emerge dai due rapporti preliminari pubblicati dall'Agenzia Ue per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (Acer), e dall'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma). Secondo le agenzie Ue, il calo dei prezzi del gas di questi ultimi mesi non è dovuto in al meccanismo Ue per la correzione del prezzo, quanto a tendenze già presenti prima dell'adozione del regolamento: riduzione della domanda, inverno mite, stock pieni, reazione lenta dell'industria a fronte del calo dei prezzi.
Oggi no, in futuro chissà
L’Autorità europea dei mercati finanziari (Esma) e l’Agenzia Ue dei regolatori energia (Acer) hanno indicato che il tetto al prezzo del gas (180 euro dal 15 febbraio) non ha avuto finora un “impatto significativo” sul mercato. Acer sottolinea che l’impatto è da intendere sia nell’aspetto positivo che negativo che “potrebbe inequivocabilmente e direttamente essere attribuito all’adozione del regolamento europeo in quanto tale”. Ed Esma precisa che il giudizio attuale “non deve essere interpretato “nel senso che il regolamento non avrà alcun effetto sui mercati finanziari in futuro”.