La relazione annuale dell’Autorità dell’energia: rinnovabili al 37%
Cambia lo scenario di produzione elettrica, una rivoluzione tecnologica
Nel 2013 la produzione elettrica da fonte rinnovabile (110 miliardi di chilowattora circa, il 60% da idroelettrico) è cresciuta del 17% e i costi dell'incentivazione delle fonti rinnovabili sono stati di circa 10,7 miliardi di euro, di cui circa 10 coperti tramite la componente A3 della bolletta.
Lo rileva Guido Bortoni, presidente dell'Autorità per l'energia, nella Relazione annuale.
Per il 2014 l'Autorità per l'energia nella Relazione annuale stima gli oneri in nuovo aumento a 12,5 miliardi, di cui circa 12 coperti dall'A3.
Negli ultimi anni il parco di generazione italiano ha cambiato radicalmente struttura con una quota di fonti rinnovabili che, in termini di potenza installata, al termine del 2013, ha superato il 37% del totale: una rivoluzione del mix che può portare a possibili criticità del sistema.
Per il presidente dell’Autorità, “la rivoluzione del mix produttivo è ora tale che una quota di circa il 30% della produzione nazionale, quella rinnovabile con costo variabile nullo, offre a zero la vendita della propria energia, pareggiando di fatto la produzione nazionale a gas quanto a volumi prodotti”.
Bortoni avverte che “il cambiamento del mix produttivo ha inciso sensibilmente non soltanto sui mercati all'ingrosso, ma anche sul funzionamento del servizio di dispacciamento, nonché sullo sviluppo e sulla gestione delle reti. Tutto ciò a rischio di nuove inefficienze e di possibili criticità per la stessa sicurezza del sistema”.
La sfida delle energie rinnovabili è “uno stimolo per il Paese, per l'Europa e per Terna ad utilizzare le grandi competenze e le tecnologie a disposizione per ottimizzare il sistema elettrico”. Così la presidente di Terna, Catia Bastioli, ha commentato l'allarme dell'Autorità per l'energia e il gas secondo cui l'aleatorietà propria delle rinnovabili possa mettere a rischio la sicurezza del sistema. “L'Italia da questo punto di vista è un grande laboratorio”, ha aggiunto Bastioli.
Per l'amministratore delegato di Terna Matteo Del Fante, “oggi possiamo lavorare su dati certi e consolidati, possiamo lavorare sulle criticità che arrivano insieme ai lati positivi”.