Sequestri di depositi di carburanti in provincia di Sondrio
La preoccupazione degli operatori: "A rischio chiusura centinaia di imprese"
Un’indagine della Procura della Repubblica ha portato la Guardia di Finanza a effettuare in Valtellina (Sondrio) controlli a tappeto (al momento oltre 200, ma le verifiche potrebbero arrivare a quota 600) sulla detenzione di gasolio per autotrazione in impianti (depositi e cisterne) a uso privato.
Su questo argomento la Commissione Attività produttive della Regione Lombardia, presieduta da Pietro Foroni, si è confrontata in audizione. L'audizione era stata sollecitata dal sottosegretario ai rapporti con il Consiglio e alle Politiche per la Montagna, Ugo Parolo. Erano presenti rappresentanti di Confartigianato Sondrio, Confcommercio Sondrio, Confindustria Sondrio, Fai autotrasportatori Sondrio, Ance Lecco- Sondrio e Coldiretti Sondrio.
Alcune verifiche amministrative hanno portato la Finanza alla contestazione di reati penali e fiscali, con richieste di restituzione del rimborso delle accise per svariati milioni di euro nonostante l'accertata regolarità contabile presentata dalle aziende. Una situazione che, è stato il grido di allarme in Commissione, porterebbe alla chiusura di centinaia di imprese nei settori autotrasporto merci, trasporto di persone, industrie, edilizia, commercio all'ingrosso, mettendo in crisi l'intera economia di una provincia e che potrebbe arrivare a catena nelle altre province lombarde. Sebbene la Regione non abbia competenze per risolvere il problema di natura tributaria, le associazioni di categoria hanno potuto suggerire modifiche alla legge regionale 6/2000 utili alla semplificazione delle procedure autorizzative.
La Commissione, sensibilizzata alla problematica, ha stato stabilito di convocare a breve una nuova audizione con la Direzione generale dell'assessorato alle Attività produttive per una valutazione sulle norme regionali, giudicate in audizione dagli intervenuti più restrittive rispetto alle norme delle altre regioni. La Commissione si è presa inoltre l'impegno di presentare, nella prima seduta utile di Consiglio regionale, un atto di indirizzo da trasmettere al Ministero dell'Economia e delle Finanza attraverso il quale Regione Lombardia solleciterà la massima autorità affinché chiarisca a chi di competenza che il diritto di recupero delle accise non sia collegato strettamente alle autorizzazioni necessarie per i depositi carburanti, poiché per esse sono dedicate precise sanzioni amministrative.