Tap/2: il Gip di Lecce archivia l’inchiesta violazione direttiva Seveso. A processo anche gli attivisti
Si tratta di uno stralcio dell’inchiesta principale. Il tribunale giudicherà anche gli attivisti accusati di manifestazione non autorizzata e blocco stradale
Il gip di Lecce Cinzia Vergine ha archiviato, su richiesta della Procura, l'indagine che ipotizzava una presunta truffa da parte di Tap Italia per non avere sottoposto il gasdotto in costruzione nel Salento alla direttiva Seveso. L'archiviazione - decisa dal gip il 25 settembre scorso ma di cui si avuta notizia solo in questi giorni - riguarda Clara Risso, legale rappresentante di Tap Italia e il dirigente del Ministero dello sviluppo economico Gilberto Dialuce.
Questa inchiesta è uno stralcio di quella più ampia che ha portato alla citazione diretta in giudizio per 18 persone - tra cui vertici di Tap - e la stessa Tap, per reati ambientali. Il gip ha condiviso le motivazioni del pm Valeria Farina Valaori sulla "inapplicabilità della legge Seveso al gasdotto Tap", emersa anche da una precedente sentenza del Consiglio di Stato e da relazioni tecniche, memorie, e perizie. In sede di incidente probatorio, gli stessi periti del gip esclusero che il gasdotto dovesse venire assoggettato alla direttiva Seveso che riguarda i rischi rilevanti nei grossi impianti industriali.
Il Tribunale di Lecce esaminerà il caso di 25 attivisti del movimento No-TAP che hanno protestato contro la costruzione del Trans Adriatic Pipeline, che trasporterà gas dall'Azerbaigian all'Italia. Sono accusati di partecipazione a una manifestazione non autorizzata, blocco stradale e insulto a un pubblico ufficiale, in occasione di una protesta pacifica del novembre 2017 nel comune di Melendugno. Sei di loro sono stati accusati di aver bloccato la strada e i veicoli della società di sorveglianza privata che lavora per Tap (contestato artt. 110, 610 e 612 del codice penale), mentre tre sono accusati dell'offesa al pubblico ufficiale e 9 persone sono di ‘violenza privata’ nel blocco Tap e dei veicoli. Durante la notte del 13 novembre 2017, la Prefettura emise un'ordinanza che istituiva una ‘Zona Rossa’ attorno al cantiere del gasdotto Tap a San Foca di Melendugno (Lecce), rendendo l'area inaccessibile.