Trimestrale Eni: i prezzi in calo del petrolio sono una sfida. Meglio il gas
Migliorano i conti delle vendite di metano. Le raffinerie tirano il fiato
La produzione di idrocarburi dell’Eni quest'anno è prevista sostanzialmente in linea rispetto al 2013 al netto della cessione della partecipazione Eni nella joint venture Artic Russia. Emerge dal bilancio trimestrale. La previsione 2014 è caratterizzata da un ridimensionamento della crescita economica globale e dal calo del prezzo del petrolio, tuttavia mostra uno scenario competitivo che rimane sfidante a causa del perdurare dei deboli fondamentali nelle industrie europee del gas, della raffinazione e della chimica.
In questi settori il management non prevede alcun apprezzabile recupero della domanda, mentre la concorrenza, la liquidità del mercato e l'eccesso di offerta e capacità eserciteranno una forte pressione su prezzi e margini delle commodity energetiche.
Sulla base di tale outlook, il management conferma la strategia mirata al progressivo riequilibrio economico e finanziario nei settori gas ed energia, raffinazione e vendita e nella chimica grazie al contenimento dei costi, alla rinegoziazione dei contratti gas di lungo termine, alle ristrutturazioni e riconversioni di capacità e all'innovazione commerciale e di prodotto.
Il cash flow operativo dell’Eni del trimestre si è attestato a 3,98 miliardi, il più elevato tra gli analoghi periodi negli ultimi 5 anni e a 9,72 miliardi nei nove mesi (+24% rispetto ai nove mesi del 2013). Nei nove mesi, il flusso di cassa sconta minori crediti commerciali ceduti in factoring con scadenza successiva alla chiusura del periodo contabile rispetto a quanto fatto a fine 2013 (-0,78 miliardi), e gli incassi da dismissione di 3,23 miliardi, relativi principalmente alla partecipazione in Artic Russia e alla residua partecipazione finanziaria in Galp, hanno sostanzialmente coperto i fabbisogni relativi al pagamento dei dividendi (circa 4 miliardi, di cui 2 relativi all'acconto dividendo 2014), all'acquisto di azioni proprie (0,29 miliardi) e agli investimenti di periodo (8,9 miliardi).
L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2014 è pari a 15,84 miliardi con un incremento di 0,87 miliardi rispetto a fine 2013, di cui 0,25 miliardi effetto delle differenze cambio. Rispetto al 30 giugno 2014, l'indebitamento finanziario netto è aumentato di 1,24 miliardi per effetto del pagamento dell'acconto dividendo 2014 e degli investimenti, parzialmente compensati dal flusso di cassa.
Nel terzo trimestre 2014, in uno scenario caratterizzato dalla debolezza della domanda e perdurante pressione competitiva, le vendite di gas naturale di Eni si sono attestate a 19,62 miliardi di metri cubi aumentando del 6,9% rispetto al terzo trimestre 2013. Le vendite in Italia (7,24 miliardi di metri cubi), precisa la nota del gruppo, sono cresciute del 18,1% grazie ai maggiori volumi commercializzati spot e nel segmento grossisti.