Trivelle. Eni fa una nuova scoperta di gas al largo dell'Egitto
Si tratta del pozzo esplorativo Nargis-1, nel Mar Mediterraneo orientale, perforato dalla nave Stena Forth
Eni annuncia una nuova importante scoperta di gas nel pozzo esplorativo Nargis-1, nella concessione “Nargis Offshore Area”, nel Mar Mediterraneo orientale, al largo dell'Egitto.
Il pozzo e la concessione
Il pozzo Nargis-1, perforato in 309 m d'acqua dalla nave di perforazione Stena Forth, spiega una nota, ha incontrato circa 61 m di arenarie del Miocene e dell'Oligocene contenenti gas. La scoperta potrà essere sviluppata sfruttando la vicinanza alle infrastrutture Eni esistenti. Nargis-1, prosegue il comunicato, conferma l’efficacia della strategia di Eni con focus sull’offshore egiziano, che la società svilupperà ulteriormente grazie alla recente aggiudicazione dei blocchi esplorativi North Rafah, North El Fayrouz, North East El Arish, Tiba e Bellatrix-Seti East. La concessione “Nargis Offshore Area” ha un’estensione di circa 445.000 acri (1.800 chilometri quadrati). Chevron Holdings C Pte. Ltd. è l'operatore con una quota del 45%, mentre Ieoc Production Bv, consociata interamente controllata da Eni, detiene una quota del 45% e Tharwa Petroleum Company Sae detiene una quota del 10%.
Eni in Egitto
Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata Ieoc. La società è attualmente il principale produttore del Paese con una produzione di idrocarburi di circa 350.000 barili di olio equivalente al giorno. In linea con la strategia net-zero entro il 2050, Eni è impegnata in una serie di iniziative volte a decarbonizzare il settore energetico egiziano, tra cui lo sviluppo di impianti Ccs, impianti di energia rinnovabile, agri-feedstock per la bioraffinazione e altri.