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Tutto Eni. È greenwashing? Il Consiglio di Stato annulla la multa Antitrust contro Diesel+

where Roma when Lun, 29/04/2024 who roberto

L’Agcm nel 2020 aveva contestato la valorizzazione in termini di beneficio ambientale della componente green costituita dalla percentuale di hvo (biocarburante idrogenato) miscelata nel gasolio

Il Consiglio di Stato ha respintoeni-diesel4.jpg la tesi dell’Autorità garante della concorrenza e il mercato (Agcm), comunemente detta Antitrust, secondo la quale Eni avrebbe messo in atto una pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori per la campagna pubblicitaria del carburante Diesel+. Lo rende noto l’azienda secondo la quale il Consiglio di Stato ha integralmente accolto il suo ricorso nel procedimento con il quale la società era stata condannata al pagamento di una sanzione di 5 milioni di euro. L’Agcm nel 2020 aveva contestato la valorizzazione in termini di beneficio ambientale della componente green costituita dalla percentuale di hvo (biocarburante idrogenato) miscelata nel diesel. Con la sentenza del Consiglio di Stato, afferma la compagnia petrolifera, “si chiude una vicenda che ha causato a Eni un rilevante danno economico nonché reputazionale, avvalorando ingiuste accuse di greenwashing che ora si rivelano totalmente infondate. Il Consiglio di Stato ha definitivamente accertato che nessuna pratica commerciale scorretta è stata messa in atto da Eni ai danni dei consumatori e che gli addebiti a suo tempo mossi dall’Agcm sono da ritenersi infondati, disconoscendo il principio secondo cui termini quali green e simili non possano mai essere associati a prodotti considerati, per loro natura, non a impatto zero sull’ambiente”.
 
Meno inquinante
L’Eni ha sostenuto la veridicità dei vanti ambientali del Diesel+ basandosi su prove documentate, definendo green la componente di hvo in esso contenuta al 15% e specificando in termini relativi che il Diesel+, grazie a questa componente green, era meno inquinante degli altri carburanti venduti in quel momento sul mercato. “E ciò era vero e inequivocabile”, dice l’Eni. “Viene così affermata la correttezza dell’operato di Eni rispetto a un’accusa che è stata spesso utilizzata in modo del tutto ingiusto e strumentale per sminuire in modo infondato le proprietà di abbattimento delle emissioni dei propri biocarburanti, che oggi vengono distribuiti anche in purezza, migliorando ancora di più la riduzione delle emissioni climalteranti”. 

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