Tuttoeni. I conti dei primi nove mesi, la leadership in Algeria e nuovi soci Enilive
Ricavi e redditività in calo rispetto ai primi nove mesi del 2023; dopo l’approvazione degli asset della britannica Neptune Energy nel giacimento di gas Touat secondo un quotidiano Eni dovrebbe diventare il principale produttore straniero di energia in Algeria; dal fondo in arrivo a Enilive quasi 3 miliardi di euro per una quota del 25%
Settimana caratterizzata dalla presentazione dei risultati dei primi nove mesi, in verità non esaltanti ma anche del raggiungimento di una posizione di primo piano in Algeria nella produzione gas&oil. Intanto, in Enilive, la società dedicata alla bioraffinazione e alla mobilità, fa il suo ingresso con un quota del 25% il fondo Kkr
Ricavi e redditività in calo nei primi nove mesi
Calano ricavi e utile per Eni nei primi nove mesi dell’anno. Lo dicono i conti di bilancio fino a settembre approvati dal cda. Tutta colpa di un “più debole contesto operativo” – leggiamo in una nota. I ricavi sono ammontati a 65,3 miliardi e in calo del 5% rispetto a un anno fa. L’utile operativo adjusted di 8,65 miliardi di euro, è diminuito del 22% rispetto agli 11,04 miliardi ottenuti nei primi nove mesi dell’esercizio precedente; l’utile operativo proforma adjusted è stato pari a 11,62 miliardi. Il risultato netto adjusted è stato positivo per 4,37 miliardi di euro, risultato che si confronta i 6,66 miliardi contabilizzati nei primi nove mesi del 2023 (-34%). Il risultato netto è stato positivo per 2,39 miliardi di euro. Bene, invece, la produzione di idrocarburi è salita del 4% a oltre 1,7 milioni di boe/giorno.
Per quanto riguarda il solo terzo trimestre l’utile operativo adjusted di 2,44 miliardi di euro, rispetto ai 3,01 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente (-19%). Nei primi nove mesi del 2024 Eni ha registrato una generazione di cassa operativa pari a 9,47 miliardi di euro (3 miliardi nel solo 3° trimestre), mentre gli investimenti organici sono stati pari a 6,11 miliardi (2 miliardi nel solo 3° trimestre); di conseguenza, gli investimenti sono stati coperti interamente dal flusso di cassa. Gli investimenti futuri sono previsti intorno ai 6 miliardi ma anche dismissioni per un incasso previsto per 2,5 miliardi.
Con Touat, Eni primo in Algeria
Secondo il quotidiano algerino Echorou, l’Eni diventerà il principale produttore straniero di energia in Algeria, con una capacità complessiva di 120mila barili di petrolio equivalente al giorno. Tutto nasce Le autorità algerine dopo l’approvazione dell’acquisizione di Eni degli asset della britannica Neptune Energy nel giacimento di gas Touat, situato nella provincia meridionale di Adrar. L’accordo, siglato a giugno 2023, seguiva una precedente acquisizione di Eni delle quote di Bp nei giacimenti di gas di In Salah e In Amenas. Il completamento della transazione era subordinato all’approvazione dell’Agenzia nazionale algerina per la valorizzazione delle risorse di idrocarburi (Alnaft) e ad alcune condizioni legali. Eni aveva annunciato che, grazie a un aggiornamento degli impianti di trattamento, il giacimento Touat avrebbe raggiunto una produzione giornaliera di plateau pari a 400 milioni di metri cubi di gas, equivalenti a 70mila barili di petrolio. Attualmente, la capacità produttiva dell’impianto ha superato i 12 milioni di metri cubi al giorno, dopo la ripresa delle operazioni interrotte per la contaminazione da mercurio, risolta da Eni. Con l’approvazione finale, Touat aggiungerà circa 4,5 miliardi di metri cubi di gas all’anno alla produzione dell’Algeria.
Kkr entra nel capitale sociale di Enilive con il 25%
Eni e Kkr hanno firmato il contratto per l’ingresso di Kkr nel 25% del capitale sociale di Enilive. Il corrispettivo complessivo convenuto è pari a 2,938 miliardi di euro, da corrispondere attraverso: 1) la sottoscrizione di un aumento di capitale in Enilive riservato a Kkr pari a 500 milioni di euro; 2) l’acquisto di azioni Enilive da Eni a fronte del pagamento di 2,438 miliardi di euro, corrispondente a una valutazione post-money pari a 11,75 miliardi di euro in termini di Equity Value per il 100% del capitale sociale di Enilive. L’accordo prevede altresì che prima del completamento dell’operazione Eni effettuerà un aumento di capitale pari a 500 milioni di euro per azzerare la posizione finanziaria netta. L'operazione unisce la capacità di Eni di sviluppare business energetici a elevata crescita con l'esperienza di Kkr in qualità di investitore di lungo termine con un solido track record nei settori dell'energia e delle infrastrutture, contribuendo alla crescita di Enilive.
Inoltre, l’investimento ottimizza la struttura del capitale di Eni, riducendone la posizione finanziaria netta e mantenendo in capo a Eni il consolidamento e il controllo di Enilive. L’operazione rappresenta uno sviluppo significativo del modello satellitare di Eni, che si pone l’obiettivo di creare le condizioni per una crescita indipendente dei business a elevato potenziale, garantendo l’accesso a nuovi bacini di capitale strategico e dando evidenza del loro effettivo valore di mercato. Enilive è la società di Eni dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, anche attraverso le oltre 5mila Enilive Station in Europa, dove è presente un’ampia offerta di prodotti che include carburanti da materie prime rinnovabili, disponibili sia in purezza, come HVOlution (olio vegetale idrogenato), che anche miscelati come il bio-gpl e il biometano.