Tuttotap. Bisticci geologici. A fine mese la conferenza servizi
Il Comune di Melendugno stoppa i sondaggi
È stata convocata a fine ottobre la prima riunione della conferenza dei servizi sul Tap, al termine del quale il ministero dello Sviluppo economico emetterà l'autorizzazione unica per il gasdotto destinato a trasportare il gas dall'Azerbaigian, attraversando Grecia, Albania e Adriatico per approdare in Puglia, a San Foca, frazione di Melendugno, sulla costa salentina.
Il ministero dello Sviluppo economico, che sostiene il progetto, punta a tempi rapidi ma gli enti locali, Regione Puglia in primis annunciano battaglia.
Nei giorni scorsi agenti dei vigili urbani di Melendugno hanno compiuto una verifica amministrativa delle autorizzazioni in possesso di Tap per i sondaggi geotecnici finalizzati a studiare le caratteristiche dei terreni che saranno attraversati dalla conduttura, iniziati nell'area del terminale di ricezione e destinati a proseguire lungo il percorso a terra del gasdotto.
Si tratta della seconda parte della campagna di prospezioni avviata a giugno scorso con la preventiva ricerca di ordigni nei luoghi di prelievo. Trascorsi i mesi estivi, durante i quali un'ordinanza del sindaco Marco Potì vietava la realizzazione di attività che potessero disturbare la stagione turistica, i lavori erano ripresi con il prelievo di campioni del sottosuolo per mezzo di sonda perforatrice. Sono in programma in tutto 40 carotaggi in aree private e pubbliche, l'accesso a gran parte delle quali è stato concordato con i proprietari o con i conduttori dei fondi.
La società Tap ha detto dapprima che non v’è stato alcun blocco dei lavori. “Al sopralluogo non è seguito nessun sequestro né ordine di sospendere i lavori, come erroneamente riferito da alcuni, ma una contestazione in ordine all'assenza della Comunicazione di inizio di attività di edilizia libera. Si tratta di una contestazione infondata: per lo svolgimento dei sondaggi geognostici la legge non richiede alcun obbligo di ottenere permessi dalla pubblica amministrazione. Occorre invece l'autorizzazione del proprietario del suolo nel caso in cui i sondaggi debbano essere effettuati da soggetto diverso dal proprietario. Nella specie, sussistendone le condizioni di legge (trattandosi di infrastruttura energetica ed essendovi più di venti proprietari interessati) Tap ha potuto ottenere il 30 maggio scorso un Decreto Prefettizio che autorizza l'accesso nei fondi interessati al fine di compiere le previste indagini e che è stato, come prevede la legge pubblicato nell'Albo pretorio del Comune di Melendugno. Tale pubblicazione avviene a cura del Comune stesso e sostituisce a tutti gli effetti, è sempre la legge a prevederlo, le comunicazioni o notificazioni previste ordinariamente”.
Poi invece un'ordinanza dell'Ufficio tecnico del Comune di Melendugno notificata il 9 ottobre ha imposto la sospensiva dei lavori.
La società ha fatto sapere che “provvederà in tempi brevissimi ad impugnare il provvedimento nelle sedi giurisdizionali competenti”. Inoltre la notizia della sospensione dei sondaggi “non può oscurare il segnale che arriva con la pubblicazione su due quotidiani (uno nazionale e uno regionale), sul sito web della Regione Puglia e all'Albo Pretorio del Comune di Melendugno dell'avviso di avvio del procedimento di Autorizzazione Unica. È insomma cominciata – dice la società Tap - l'ultima tappa del percorso autorizzativo, la conferenza di servizi presso il ministero dello Sviluppo economico che dovrà nei prossimi mesi licenziare il progetto dell'opera e rilasciare l'Autorizzazione Unica con la quale Tap conta di aprire i cantieri nei primi mesi del 2016: un obiettivo che grazie alla qualità del progetto e al convinto supporto del governo italiano e dell'Unione europea, Tap è sicura di poter centrare”.
Acquisito il via libera del ministro dell'Ambiente per la valutazione di impatto ambientale, il gasdotto, i cui lavori dovrebbero iniziare nel 2016 per essere operativo nel 2020, entra nella fase dell'autorizzazione unica finalizzata all'avvio dei cantieri, di competenza del ministero dello Sviluppo economico, che si svolgerà con la procedura della conferenza dei servizi.
L'opera, per un valore di 40 miliardi, avrà un percorso complessivo di 800 chilometri e trasporterà 10 miliardi di metri cubi di gas, raddoppiabili. Ma si scontra da tempo con le resistenze locali che hanno dato vita al movimento No Tap e, più di recente, con il ministero dei Beni culturali e la Regione Puglia che cerca un approdo alternativo del gasdotto.