Con il boom degli acquisti on line (+28%), cresce la necessità di imballaggi sostenibili
Per oltre il 78% degli italiani che comprano in rete un packaging concepito con criteri sostenibili contribuisce a migliorare la brand reputation di un'azienda
Fare shopping dal computer di casa è comodo e semplice: una vera e propria rivoluzione. Con l'aumento degli acquisti crescono anche gli imballaggi prodotti, trasportati, utilizzati e che devono essere correttamente conferiti a riciclo. Come gestire il cambiamento? Questo il principale tema che Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica) ha affrontato nel convegno "La scatola a domicilio: la sostenibilità degli imballaggi nell'era dell'ecommerce", con la partecipazione, tra gli altri, di Mario Bagliani di Netcomm, Agnese Pallaro del Politecnico di Torino, Mauro De Cillis di Amsa.
Il suono del citofono che annuncia l'arrivo del corriere espresso con una bella scatola da aprire è ormai un'abitudine, come testimoniano gli ultimi dati del settore: secondo i dati dell'Osservatorio Ecommerce del Politecnico di Milano, nel 2017 il valore degli acquisti di prodotti on line (tra i quali food & grocery, arredamento e home living, editoria, beauty e giocattoli) è stato di 12,2 miliardi di euro, in crescita del 28% rispetto all'anno precedente, e per la prima volta ha superato quello dei servizi, pari invece a 11,4 miliardi di euro (+7%). Il paniere degli acquisti on line si sta quindi lentamente avvicinando a quello rilevato nei principali mercati più evoluti, dove i prodotti incidono circa per il 70%.
L'acquisto di prodotti genera circa 150 milioni di ordini all'anno, che si traducono in consegne e, di conseguenza, in scatole movimentate: tanti click, tanti pacchi e, quindi, tanti imballaggi da smaltire.
Un incremento che trova riscontro anche nel settore cartario italiano: la prossima apertura di due nuove grandi cartiere (ad Avezzano e Mantova), prevede l’immissione in circolo di 600mila tonnellate di cartone in più ogni anno, di cui si stima che fino a 300mila tonnellate potranno venire utilizzate per le vendite online B2C o B2B.
Tante scatole in circolo, altrettante che dovranno essere smaltite: secondo i dati Netcomm, nella valutazione dell'imballaggio, il 21% dei consumatori apprezza la sua riciclabilità. Una volta aperto il pacco contenente il proprio acquisto bisogna infatti pensare a conferirlo correttamente nella raccolta differenziata, un principio che vale per tutta l’Italia e le grosse metropoli si stanno attrezzando. A Milano, per esempio, Amsa, in collaborazione con Comieco, ha avviato la raccolta porta a porta del cartone in 13.000 utenze domestiche della zona nord ovest di Milano, con la previsione di raggiungere tutta la città entro il 2019. Una scelta che si lega agli ultimi dati di raccolta in città, numeri particolarmente significativi: nella sola città di Milano la quota di cartone raccolta nel 2017 è in crescita del 6,6% rispetto all'anno precedente, passando dalle 16.054 tonnellate del 2016 alle 17.120 tonnellate del 2017.
Ma il corretto conferimento è solo l'ultima parte di un percorso più ampio: secondo l'analisi del Politecnico di Torino, innovazione e attenzione all'impatto ambientale devono andare di pari passo, considerando una sostenibilità che sia di sistema, dalla logistica alla progettazione.