Così si fa! Al Giro d’Italia differenziati 450 chili di rifiuti
La quantità corrisponde a quasi due volte il peso di tutti i telai delle 207 biciclette dei ciclisti che hanno gareggiato. Per la prima volta spettatori, atleti e addetti ai lavori hanno potuto differenziare, all'arrivo delle 21 tappe, i rifiuti di imballaggio nell’apposito spazio attrezzato dal Conai
Si è chiuso la scorsa settimana a Brescia il Giro d’Italia 2013 che ha visto quest’anno la partecipazione attiva di Conai. Dal 4 maggio, il consorzio ha messo a disposizione, per la prima volta nella storia della corsa, uno spazio appositamente allestito e attrezzato dove differenziare i rifiuti di imballaggio.
Nelle 21 tappe, da Napoli alla città della Leonessa che ha incoronato il ciclista italiano Vincenzo Nibali, lungo un percorso di 3.485 chilometri, sono stati raccolti 450 chili di rifiuti, una quantità che corrisponde a quasi due volte il peso dei telai delle biciclette dei 207 iscritti al Giro 2013. L’isola ecologica, presente in tutti i 21 arrivi di tappa, è parte integrante del progetto “Raccolta10+, le Giornate del riciclo e della raccolta differenziata di qualità”, l’evento che Conai organizza annualmente per spiegare ai cittadini come sia possibile, attraverso dieci semplici regole, fare una buona raccolta differenziata degli imballaggi, migliorando i risultati di riciclo.
Giochi e app per conquistare la maglia rosa del riciclo - Non solo. Nei 21 giorni del Giro, oltre seicento persone hanno provato ai villaggi di partenza il videogioco Re-cycling, ideato da Conai per la corsa, che consente di mettere alla prova le proprie capacità nel fare una raccolta differenziata di qualità. Più di duemila appassionati hanno invece scaricato la app per sfidarsi e provare ad aggiudicarsi la maglia rosa. Ma la sfida continua: sul sito raccolta10piu.it, oppure scaricando la app per smartphone e per tablet dall’app store o da google play, è possibile continuare a giocare a Re-cycling.
In 15 anni 37mila posti di lavoro - “È proseguita anche quest’anno l’azione di sensibilizzazione di Conai sull’importanza di migliorare la qualità della raccolta differenziata – ha affermato il presidente Roberto De Santis. – Differenziare in modo corretto gli imballaggi non è un’azione fine a sé stessa, ma un modo concreto per fare ottenere al proprio comune maggiori corrispettivi economici, oltre che una condizione indispensabile per migliorare il riciclo. Come dimostrano i dati economici, la filiera della raccolta e del riciclo degli imballaggi è un settore che ha generato negli ultimi 15 anni circa 37mila posti di lavoro”.