De Santis (Conai): “Il settore del riciclo imballaggi è quello che investe di più nell’innovazione”
Il presidente del consorzio ha ricordato in un convegno che le imprese del comparto green sono tra quelle che puntano maggiormente sulla tecnologia, dimostrando una più forte capacità di resistenza alla crisi
Il comparto del riciclo/recupero dei rifiuti, in particolare degli imballaggi, “risulta essere quello che investe maggiormente nell'innovazione e nella ricerca di una tecnologia avanzata verso sbocchi non tradizionali ed innovativi, sia per l'impiego di scarti e per la valorizzazione di rifiuti in settori nuovi, sia verso il miglioramento delle performance dei prodotti stessi”. Lo ha detto Roberto De Santis, presidente di Conai, in occasione di “Memorandum 2013”, iniziativa promossa dalla fondazione Formiche in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma
“Le imprese che investono in tecnologie green - ha aggiunto - hanno dimostrato una più forte capacità di resistenza alle difficoltà rispetto alle altre”. “Il solo sistema Conai, in 15 anni, ha consentito di evitare 74 milioni/tonnellate di emissioni CO2; la costruzione di 507 discariche e, quindi, l'avvio a smaltimento di 60,6 milioni di tonnellate di rifiuti”.
Nel 2011, ha ricordato il presidente di Conai, “il fatturato dell'industria del riciclo degli imballaggi è stato stimato in 9,5 miliardi di euro, di cui 2,2 relativi all'indotto del sistema e 7,3 fatturati dall'industria del riciclo stessa. Per dare un'idea della dimensione e dell'importanza del settore, basti pensare che è più del doppio del settore eolico nazionale ed oltre il 60% di quello fotovoltaico. È superiore non solo a settori green ma anche ad altri tradizionali, quali il tessile (8,4 miliardi), e pari a quello della cosmetica”.