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All’Europarlamento il convegno “Economia circolare: una proposta per Cop21”

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 20/10/2015 who michele

L’incontro è stato organizzato da Materia Rinnovabile, il primo magazine interamente dedicato all’economia dei flussi di materia, pubblicato da Edizioni Ambiente,e dal gruppo dei Socialisti e Democratici

L’economia circolare rappresenta uno dei percorsi fondamentali per ri-orientare il rapporto tra attività umane e risorse ambientali. Su questo tema Materia Rinnovabile – il primo magazine interamente dedicato all’economia dei flussi di materia pubblicato da Edizioni Ambiente – e il gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo hanno organizzato l’incontro “Economia circolare, una proposta per la COP21” che si è tenuto a Bruxelles, presso la sede parlamentare europea.

Verso Parigi - In vista dell’appuntamento di Parigi per la 21esima Conferenza delle Parti sul Cambiamento Climatico (COP21), il meeting ha tratteggiato un quadro generale sull’economia circolare e sulle posizioni delle istituzioni europee e sulle politiche ed esperienze già messe in campo per favorirne l’ampliamento e l’attuazione. A parlare in primo luogo di economia circolare, delle sue relazioni con l’ambiente e con il clima, c’erano: Robert Costanza, uno dei massimi esponenti mondiali della Ecological Economics; Gwenole Cozigou, direttore per la trasformazione industriale presso la DG Sviluppo della Commissione europea; Karl Falkenberg, già direttore generale della DG Ambiente delle Commissione europea, oggi consigliere per lo sviluppo sostenibile presso il parlamento europeo; Sirpa Pietikäinen, già ministro dell’ambiente finlandese e oggi parlamentare europea, membro della Commissione ambiente, salute e sicurezza alimentare del parlamento stesso; Simona Bonafè, parlamentare europea (Commissione Ambiente, sanità e sicurezza alimentare) e Chiara Braga, responsabile ambiente del Pd e membro della Commissione ambiente della Camera.

Nella seconda parte dell’incontro, cui hanno partecipato rappresentanti di importanti realtà industriali europee nel campo dell’economia circolare, la discussione si è quindi focalizzata proprio sul tema dei bio-waste, analizzando la possibilità estendere a questo settore l’applicazione del modello della Extended Producer Responsibility (EPR, con cui si impone ai produttori di merci di farsi carico della gestione dei rifiuti che derivano dalla loro produzione), da attuare attraverso l’istituzione di sistemi collettivi di gestione (o compliance Schemes) che associano le aziende di un determinato comparto con l’impegno di valorizzare i rifiuti prodotti nelle rispettive filiere.