Indagine, tre italiani su quattro consapevoli dello spreco di cibo al ristorante
Lo evidenzia un’indagine di Waste Watcher, l'Osservatorio nazionale sugli sprechi di Last Minute Market/Swg nel corso della presentazione del progetto “Doggy bag – se avanzo mangiatemi”
Oltre il 90% degli italiani ritiene che nei ristoranti avanzi una grande quantità di cibo, ma che esistano strumenti per contrastare questo fenomeno. Lo evidenzia un’indagine di Waste Watcher, l'Osservatorio nazionale sugli sprechi di Last Minute Market/Swg nel corso della presentazione del progetto “Doggy bag – se avanzo mangiatemi”, nato con lo scopo di ridurre le quantità di alimenti buttati via e di stimolare un cambio di mentalità in ristoratori e clienti, presentato presso la Camera di Commercio di Roma.
Ancora imbarazzo a richiedere di portare via gli scarti - Durante l’incontro a cui hanno partecipato Lorenzo Berlendis, Marco Bolasco, Carlo Montalbetti, Maurizio Pessato, Ermete Realacci, Andrea Segrè, è emerso che tre italiani su quattro sono consapevoli che il cibo o il vino avanzati al ristorante rappresentino uno spreco che può essere evitato grazie alla possibilità di portare a casa quanto rimasto nel piatto o nella bottiglia, ma il 41% degli intervistati si vergogna nel richiedere la doggy bag da portare a casa. Il primo freno alla diffusione in Italia della sportina porta avanzi rimane, quindi, quello dell’imbarazzo: solo il 9% infatti dichiara di farsi dare “sempre” il cibo o il vino avanzati mentre il 77% ritiene che ci siano ancora ostacoli nel portare a casa gli avanzi. Nonostante, infatti, al giorno d’oggi, tanti ristoratori propongano la doggy bag, la percezione è che una buona parte degli esercenti siano restii a suggerirne l’uso ai clienti. Se l’offerta di portare a casa il cibo avanzato venisse dai ristoratori stessi probabilmente i clienti si sentirebbero meno in imbarazzo.
3 su 4 convinti: prenderà piede anche da noi - Comunque, quasi il 70% dei clienti si dichiara molto o abbastanza convinto che il ricorso alla doggy bag prenderà piede anche in Italia e oltre il 60% degli italiani ritiene che una doggy bag di design potrebbe aiutare “molto” o “abbastanza” a superare l’imbarazzo dei clienti nel farsi vedere uscire dal ristorante con un contenitore per gli avanzi. Ecco quindi che il progetto “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi” di Comieco e Slow food, forte di tutta la creatività italiana unita al design, vuole trasformare un problema in opportunità e far partire una rivoluzione culturale.
Professionisti al servizio - Il progetto vanta, infatti, la regia di esponenti della cultura italiana come l’architetto Michele De Lucchi e il professor Andrea Kerbaker, che hanno coordinato un team di professionisti chiamati a disegnare e realizzare un contenitore per alimenti “d’autore” che ora sbarca a Roma. Grazie alla collaborazione con Slow Food Italia, sono 17 i ristoranti romani coinvolti nell’iniziativa che, a partire da novembre, riceveranno gratuitamente un kit di contenitori, ma la rivoluzione culturale deve coinvolgere tutti gli attori della ristorazione alimentare, dallo chef al team del ristorante ai clienti.