Ricerca, crescono nel 2016 gli imballaggi compostabili (+59%)
Lo evidenziano i dati dello studio di Plastic Consult presentati ad un workshop voluto da Assobioplastiche, Corepla, Conai e Consorzio Italiano Compostatori (CIC)
Aumentano gli imballaggi in plastica compostabili, e la filiera del compostaggio è in forte crescita. Nel 2016 sono state prodotte 47.800 tonnellate di imballaggi in plastica compostabile, con un trend di crescita del 59% rispetto al 2013. Sono alcuni dei dati dello studio di Plastic Consult presentato a Milano nel corso del workshop “Il settore del biowaste, caratteristiche ed opportunità per plastiche e bioplastiche compostabili”, alla presenza dei presidenti delle associazioni che promuovono una migliore gestione ambientale degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile: Marco Versari di Assobioplastiche, Giorgio Quagliolo di Conai, Antonello Ciotti di Corepla e Alessandro Canovai del Consorzio Italiano Compostatori (CIC). Fanno parte delle iniziative a sostegno la campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini Dicheplastica6, e un'attività di monitoraggio, ricerca e sperimentazione nella filiera del riciclo organico anche al fine di valutare gli effetti dei diversi materiali, simili all’aspetto, quando conferiti nel circuito sbagliato.
"La purezza media dell'umido raccolto nelle nostre città - si legge nello studio del Consorzio Italiano Compostatori - è superiore al 95%. La parte restante è costituita da materiali non compostabili, di cui oltre il 60% da plastica". La plastica rappresenta quindi il 3% circa dell'umido totale raccolto. La causa principale di questa impurità, secondo il Cic, va ricercata nei sacchi utilizzati per la raccolta dell'umido: nonostante l'obbligo di raccolta con manufatti biodegradabili e compostabili, più del 43% dei sacchi per l'umido non è risultato compostabile.
Lo studio ha permesso di quantificare la plastica e la bioplastica che transitano nel settore del compostaggio. Negli impianti dedicati alla produzione del compost arrivano circa 31.000 tonnellate di bioplastica, che vengono trasformate direttamente in compost, e circa 73.500 tonnellate di plastica, che devono prima essere lavorate per separare ed estrarre i materiali con cui si può produrre compost di qualità. "Oltre a costituire un costo per gli impianti - aggiunge Alessandro Canovai, presidente Cic - questi polimeri fossili generano un effetto di trascinamento e per toglierli servono tecnologie complesse".
Allo stesso modo, sono state individuate delle impurità dovute ai materiali compostabili all'interno della raccolta degli imballaggi di plastica destinati al riciclo. Dal monitoraggio curato da Corepla emerge una presenza di imballaggi compostabili pari a circa lo 0,85% della plastica raccolta. "Si tratta - si legge nel report - prevalentemente di sacchetti e shoppers che finiscono nei prodotti da avviare a riciclo. Sono circa 7.500 tonnellate e rappresentano una percentuale significativa degli imballaggi di plastica compostabili, pari a circa il 16%".
E potrebbe crescere ancora, aggiunge Marco Versari, presidente Assobioplastiche, "semplicemente togliendo la parte di prodotti che dicono di essere biodegradabili e non lo sono. Così si avvicinerebbe già al miliardo di euro di fatturato, aumentando i posti di lavoro, dal momento che ogni tonnellata di bioplastica significa 60 posti di lavoro nella filiera".
"Ogni anno noi - afferma Antonello Ciotti, presidente del Corepla - riconosciamo ai comuni che svolgono la raccolta differenziata circa 280 milioni di euro, che servono a coprire gli extra-costi della raccolta differenziata rispetto alla raccolta normale". Un aiuto significativo che favorisce la differenziata, primo motore dell'economia circolare. Il riciclo dei rifiuti presenta molti vantaggi, non solo economici, ma anche ambientali, soprattutto, spiega Giorgio Quagliuolo, presidente di Conai, "in un Paese come il nostro, che è povero di materie prime. La raccolta differenziata non è un fine, è un mezzo. Il fine ultimo è il riciclo, quindi la raccolta differenziata deve essere fatta bene e deve essere di qualità".