Rifiuti: Arera, la tariffa premia il trattamento e penalizza la discarica
Lo afferma il presidente dell'Arera - l'Autorità di regolazione per energia reti ambiente - Stefano Besseghini
Il metodo tariffario (Mtr-2) per il secondo periodo regolatorio 2022-2025, in vigore dall'inizio di quest'anno, "premia il ricorso ad impianti di trattamento che valorizzino i rifiuti e penalizza il conferimento in discarica". Lo afferma Stefano Besseghini, presidente dell'Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti ambiente, nel corso della relazione annuale alla Camera.
Più controlli sugli impianti
Con l’approvazione del nuovo metodo tariffario, l’Autorità ha ampliato "il perimetro di controllo delle filiere rispetto al primo metodo tariffario, introducendo la regolazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani". Inoltre, la nuova tariffa ha delineato "un orizzonte quadriennale per la pianificazione economico-tariffaria delle gestioni", e previsto un suo aggiornamento all'interno del periodo di applicazione. L'attenzione dell'Arera "si è concentrata sulle strutture impiantistiche in grado di completare, in modo efficace, il ciclo dei rifiuti nei territori esaminati, attribuendo per esempio agli impianti di trattamento meccanico e meccanico-biologico unicamente un ruolo di transizione verso il vero e proprio impianto di smaltimento o di recupero".