Scatolifici, le necessità del comparto in una lettera alla Commissione Industria
Il settore, che continua a operare tra mille difficoltà, chiede alle Istituzioni vigilanza sui pagamenti, semplificazioni e provvedimento strutturali
L'Associazione Italiana Scatolifici fa sentire la sua voce a tutela del suo comparto e delle sue imprese. In una lettera inviata nei giorni scorsi alla Presidenza della Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato, il Presidente Riccardo Cavicchioli sottolinea i problemi e le necessità urgenti del settore, che sta continuando a operare in mezzo a mille difficoltà per garantire gli imballaggi necessari per la consegna di beni e servizi di prima necessità.
"Abbiamo voluto richiamare le Istituzioni a una maggiore attenzione verso la tutela delle imprese, pur consapevoli che la salute pubblica, in queste circostanze, resta l'obiettivo primario da salvaguardare", afferma Riccardo Cavicchioli. "Quello che chiediamo alla politica è di avere il coraggio di decidere rapidamente. Prendere tempo in questo momento non è un'opzione, bisogna avere la capacità di agire in fretta, perché in tempi straordinari servono azioni straordinarie".
La prima richiesta urgente riguarda meccanismi di controllo sul rispetto delle scadenze di pagamento, a tutela della liquidità delle imprese e al fine di evitare un drammatico effetto domino su tutto il settore.
"Molti dei nostri clienti, anziché rivolgersi agli istituti bancari e utilizzare i mezzi che sono stati messi a disposizione per fronteggiare la crisi, stanno rovesciando sui fornitori i propri problemi, interrompendo i pagamenti e mettendo così in crisi le intere filiere. Nel contesto attuale le nostre aziende, che non hanno una base finanziaria pari a quella delle multinazionali appena sanzionate dall'AGCM e con le quali si trovano in diretta concorrenza, rischiano di non ripartire se non supportate adeguatamente", continua Cavicchioli.
La lettera richiede inoltre una serie di semplificazioni su alcune procedure fondamentali per questo periodo, come la cassa integrazione e lo spostamento dei mutui e degli impegni finanziari contratti dalle imprese, oltre a sottolineare l'importanza della massima tutela dei lavoratori, anche dal punto di vista economico. L'Associazione Italiana Scatolifici ribadisce inoltre l'importanza di agire immediatamente al fine di dare sufficienti impulsi alla ripartenza quando arriverà il momento. Tra i temi trattati, vi sono: la richiesta di misure fiscali che coprano un arco temporale maggiore di quello previsto; l'applicazione di un'IVA agevolata al settore degli scatolifici, parificandolo ai settori strategici della green economy che già godono di questo trattamento. L'Associazione Italiana Scatolifici conta, a oggi, un centinaio di aziende associate per un totale di oltre 2.000 dipendenti.