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La comodità che deriva dal gettare nel water anche il tubo portacarta spesso costringe a un lavoro supplementare di pulizia della rete fognaria parigina

Sono passati tre anni da quando una nota azienda ha lanciato in Francia il suo rotolo di carta igienica completamente “biodegradabile”, un prodotto definito come rivoluzionario dato che poteva essere gettato direttamente nella tazza del gabinetto anche il tubo di cartone su cui è avvolto il nastro. Oggi, però, questo presunto valore aggiunto della sostenibilità viene messo in discussione dal Municipio di Parigi. In una lettera inviata all’azienda la scorsa settimana, un assistente del sindaco, Mao Peninou, contesta le presunte qualità ambientali derivanti dal gettare nel water anche lo stesso tubo.
“Gettarlo - scrive - significa costringere a un lavoro supplementare il nostro personale che si occupa della pulizia della rete parigina, al punto che è meglio che il tubo venga riciclato nel cestino della carta";  se, poi, lo stesso è rotto o sbriciolato, “diventa solo acqua sporca che provoca depositi in grado di intasare  gli nostri impianti di trattamento delle acque”.
Contattato da Le Figaro , il Municipio di Parigi spiega che “non è il prodotto stesso il problema, ma la pubblicità, che aiuta a confondere”. Non vogliamo che il gruppo favorisca, suo malgrado, l’idea di poter gettare ogni genere di rifiuti nella tazza del gabinetto, che non è un bidone della spazzatura”. Queste critiche arrivano dopo una denuncia contenuta in uno studio pubblicato dalla rivista Que Choisir nel numero di giugno sui problemi derivanti dallo smaltimento di salviette e prodotti biodegradabili.