Veneto, no al contributo ambientale dai gestori dei rifiuti: “Serve solo a far cassa”
Il balzello, secondo l’associazione dei gestori di rifiuti, è stato concepito dalla legge regionale 3 del 2000 come compensazione economica al disagio collegato alla presenza nel territorio di impianti di trattamento di rifiuti
La Regione Veneto, tramite la Direzione Tutela Ambiente, sta per introdurre un nuovo contributo ambientale a carico dei gestori degli impianti di trattamento rifiuti. È quanto si apprende in un comunicato dell’Associazione Gestori Rifiuti (A.G.R.), che riunisce numerose imprese venete del settore del trattamento dei rifiuti.
“Il balzello, rimasto sinora privo di concreta attuazione (se non per le discariche), è stato concepito dalla legge regionale 3 del 2000 come compensazione economica al disagio collegato alla presenza nel territorio di impianti di trattamento di rifiuti. Ma il sospetto è che non sia tanto l’aspetto ambientale che tormenti il sonno dei vertici regionali, bensì quello economico. Infatti, originariamente la legge regionale prevedeva che il gettito del contributo andasse a favore unicamente dei Comuni ove gli impianti erano ubicati e dei Comuni confinanti. Invece ora, la Legge Finanziaria Regionale per il 2012 ha aggiunto, la Regione tra i beneficiari del tributo”.
“Il contributo rappresenta un paradosso” spiega il presidente dell’associazione Salvo Renato Cerruto, “perché si vanno a colpire aziende che lavorano per tenere pulito il territorio trasformando i rifiuti in risorse riutilizzabili”. Questa delibera della Giunta regionale - conclude - rappresenterebbe l’ennesimo colpo basso inferto ad un settore che soffre e che è stato di recente inutilmente bastonato dal famigerato contributo Sistri.”