Rifiuti. Cambierà anche quest’anno il modello unico di dichiarazione ambientale
Le novità riguarderanno i Comuni e terranno conto dell’aggiornamento del Pef biennale disposto da Arera
Anche quest’anno come nei quattro anni precedenti, cambierà il format per la comunicazione annuale dei dati sui rifiuti prodotti e gestiti da imprese ed enti. Lo segnala Ricicla.tv che ricorda come il nuovo modello unico di dichiarazione ambientale sia stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale sostituendo il format dell’anno precedente. Il termine ultimo per la presentazione, esclusivamente online, slitterà a una data successiva al 30 aprile.
Modifiche limitate
Stando alle anticipazioni apprese dalla testata, il nuovo MUD subirà modifiche limitate, soprattutto nella parte destinata ai Comuni. Un intervento reso necessario dall’aggiornamento biennale dei PEF disposto da Arera nel corso del 2023 con riferimento al 2024 e 2025. In particolare, nel nuovo MUD sarà aggiornata la parte costi, in linea con le nuove indicazioni del regolatore sul calcolo della copertura dei costi efficienti della differenziata, attraverso il nuovo coefficiente, e sulla misurazione della qualità della raccolta con il macroindicatore ‘R1’.
L’80% dei costi da coprire
“Ai sensi della normativa nazionale e comunitaria, i produttori e utilizzatori di imballaggi devono coprire all’ottanta per cento i costi efficienti di raccolta differenziata – spiega Francesco Iacotucci di Anci – la pubblicazione di questi dati consentirà di avere un quadro ufficiale della copertura dei costi da raccolta differenziata da imballaggi allo stato attuale, in attesa della prossima formulazione della copertura nell’ambito dell’accordo di comparto Anci-Conai in via di definizione. Resta da vedere se, a differenza di quanto accaduto negli ultimi due anni, il format riuscirà a vedere la luce entro quello che la legge di riferimento indica come limite temporale massimo per l’aggiornamento della modulistica, ovvero il 1° marzo.”