Assorinnovabili: i ritardi sullo spalma incentivi impediscono agli operatori fotovoltaici di scegliere
Assorinnovabili lamenta la mancata emanazione del decreto che dovrebbe disciplinare l’accesso ai finanziamenti della Cdp per lo spalma incentivi
Assorinnovabili ha inviato al Governo una lettera in cui lamenta la mancata emanazione del decreto che dovrebbe disciplinare i criteri e le modalità di accesso ai finanziamenti bancari garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti, per mitigare, almeno in parte, gli effetti negativi dei tagli previsti dalla norma. “Si tratta di un provvedimento fondamentale e molto atteso dagli operatori che rappresentiamo – protesta Agostino Re Rebaudengo, presidente di Assorinnovabili - in quanto essenziale per l'applicazione dello Spalma Incentivi. Il Governo, incredibilmente, impone agli operatori fotovoltaici di scegliere la modalità con cui sarà ridotta la tariffa, ma non fornisce gli strumenti e le informazioni necessarie affinché tale decisione possa essere presa in maniera seria e consapevole”.
Chiesti altri 60 giorni - Assorinnovabili ha pertanto chiesto che il termine del 30 novembre sia posticipato ad almeno 60 giorni dall'emanazione del decreto ministero dell’Economia e delle finanze che regolerà l'intervento di Cassa Depositi e Prestiti, cosi da tutelare almeno in parte i produttori e garantire un tempo sufficiente per valutare quale opzione sia la più idonea per ciascun impianto. “Sembra - conclude Re Rebaudengo - che non si voglia tener conto della complessità della scelta cui va incontro l'operatore: oltre all'analisi dell'impatto economico e finanziario delle singole opzioni, infatti, la decisione finale del produttore dovrà poi essere condivisa e approvata dagli organi decisionali dei principali istituti bancari”.
Oltre 600 aziende a sostegno del ricorso - Sono oltre seicento le aziende che ad oggi hanno aderito all'iniziativa di Assorinnovabili che entro novembre depositerà, insieme a Confagricoltura, il ricorso per far dichiarare incostituzionale lo “spalma-incentivi”.