Biometano dall'organico, aperto distributore nel trevigiano
Il biocarburante alimenterà l’intera flotta dell’utility Savno, attiva in 44 comuni veneti
È stato inaugurato a Vittorio Veneto un impianto di distribuzione di biometano derivato da rifiuto organico che alimenterà l'intera flotta della società di raccolta di rifiuti urbani Savno, attiva su 44 comuni della provincia di Treviso.
L'utilizzo del combustibile così ricavato, in un impianto di Este (Padova) di cui Savno detiene una partecipazione e dal quale viene trasportato allo stato liquido attraverso autobotti, permetterà alla società di risparmiare circa il 40% delle spese per il rifornimento dei mezzi (oggi corrispondenti a 800 mila euro l'anno) attraverso la sostituzione ormai quasi completa dei vecchi motori a gasolio. Tradotto in percorrenza, il biometano così ottenuto permetterà alla flotta di coprire una distanza di 1,1 milioni di chilometri l'anno.
L'impianto inaugurato, la cui capacità stimata è di oltre 34mila chilogrammi di gas, ha comportato un investimento di circa 500mila euro; a breve il distributore potrà essere a disposizione anche della clientela privata. La produzione di biogas attraverso la trasformazione anaerobica del rifiuto organico avrà anche dei forti benefici ambientali dato l'abbattimento dell' anidride carbonica normalmente prodotta da altri combustibili.
"In termini di emissioni dirette - hanno spiegato oggi i tecnici - il biometano ne emette il 20% in meno rispetto alla benzina e il 5% in meno rispetto al gasolio. Tuttavia, se si considera l'intero ciclo di vita del combustibile e si considera che l'anidride carbonica emessa dalla combustione del biometano è rinnovabile, la riduzione, nel caso di Savno, può arrivare addirittura al 95%. Provenendo dalla trasformazione di rifiuti organici, infatti - concludono gli esperti - si elimina una fonte potenziale di emissioni di metano, dal momento che questi rifiuti si decomporrebbero comunque naturalmente se lasciati a loro stessi".