Building Energy e FMO insieme per sviluppare energia rinnovabile in Uganda
Siglato un accordo per il finanziamento di un impianto fotovoltaico da 10 MW di potenza a Tororo
Building Energy, multinazionale che opera nel settore delle energie rinnovabili, annuncia l'accordo siglato con la banca di sviluppo olandese FMO, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico in Uganda. FMO si è impegnata a finanziare con 14,7 milioni di dollari un progetto fotovoltaico a Torero, che verrà realizzato e sarà di proprietà di Building Energy, società che ha sviluppato impianti per oltre 2.000 MW nel continente africano. Building Energy sarà responsabile della costruzione e messa in esercizio dell'impianto, mentre FMO, in qualità di Mandated Lead Arranger, coordinerà l’erogazione del finanziamento di 14,7 milioni di dollari. Il 50% del finanziamento sarà, infatti, erogato dal Fondo Emerging Africa Infrastructure (EAIF).
L'impianto fotovoltaico, costruito a Tororo, nell’Uganda orientale, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 36.200 persone. L'Uganda ha uno dei consumi di energia elettrica pro capite più basso al mondo, con un tasso medio di elettrificazione pari al 18,2%. Il Paese ha sofferto per una carenza di capacità di generazione di energia e la mancanza di energia elettrica affidabile e conveniente sta ostacolando una crescita economica più sostenibile. Il progetto di Tororo si sviluppa attraverso il GET FIT program gestito da KfW, che è un programma d’incentivazione agli investimenti rinnovabili promosso dal gruppo bancario tedesco KfW, in collaborazione con il Governo dell'Uganda, attraverso l'Agenzia di Regolamentazione dell'Energia elettrica (ERA). Il programma è finanziato dall’European Union Infrastructure Trust Fund e sostenuto anche dai Governi di Norvegia, Germania e Regno Unito.
“Siamo soddisfatti di questo accordo - ha detto Fabrizio Zago, CEO di Building Energy - che attesta l'impegno di Building Energy sul mercato africano. Crediamo che il progetto di Tororo sarà strategico per consolidare ulteriormente la nostra presenza in Africa orientale. L'impianto supporterà il fabbisogno energetico dell'Uganda creando, nel contempo, nuovi posti di lavoro che consentiranno alle comunità locali di partecipare attivamente allo sviluppo del Paese”.