Il costo delle centrali fotovoltaiche dimezzerà in 25 anni. Lo dice Bnef
Per Bloomberg, un terzo della nuova potenza elettrica installata a livello mondiale entro il 2040 proverrà da impianti fotovoltaici, ma non basterà ancora a far diminuire le emissioni di CO2
Gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni saranno in grado di competere con tutte le altre fonti di energia elettrica in gran parte del mondo entro il 2026. Lo prevede Bloomberg New Energy Finance (BNEF) secondo la quale il costo delle centrali fotovoltaiche dovrebbe quasi dimezzarsi nel corso dei prossimi 25 anni.
Il doppio della spesa per fossili e nucleare - BNEF, inoltre, ritiene che circa 3.700 miliardi di dollari saranno investiti nel solare a livello globale entro il 2040. Ciò dovrebbe far sì che circa un terzo della nuova potenza installata a livello mondiale entro il 2040 provenga da impianti fotovoltaici portando il conto totale per le rinnovabili su scala mondiale a 8 mila miliardi di dollari, praticamente il doppio della spesa che dovrebbe essere condotta nello stesso periodo nei segmenti del fossile e del nucleare (4,1 trilioni di dollari).
Forte crescita nei Paesi in via di sviluppo - Nei prossimi anni, nota ancora Bloomberg, le fonti rinnovabili registreranno un forte sviluppo soprattutto nei Paesi più poveri per i quali il calo di costo associato al comparto green rappresenterà un’opportunità significativa. Nel periodo in esame, le aree in via di sviluppo copriranno da sole il 79% della nuova capacità energetica installata nel mondo.
BNEF, infine, prevede che il fotovoltaico su tetto possa addirittura arrivare a coprire il 13 per cento della domanda elettrica mondiale al 2040. Contemporaneamente crescerà anche il ricorso alla generazione distribuita attraverso un maggior impiego di sistemi di accumulo.
Ma la CO2 non calerà - Nonostante tutta questa corsa alle rinnovabili - conclude lo studio - anche a causa della costruzione di nuove centrali a carbone nei paesi in via di sviluppo, le emissioni globali di CO2 aumenteranno fino al 2029, e saranno ancora superiori del 13% nel 2040 rispetto al 2014.
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