Le difficoltà dei mercati finanziari colpiscono anche le rinnovabili: IREX in caduta
L’indice è in calo del 16%. Sulle performance di borsa delle small-mid cap pure renewables ha inciso pesantemente il profondo clima di instabilità dei mercati finanziari
di Alessandro Marangoni*
I mercati finanziari europei hanno vissuto un vero e proprio tracollo nel mese di settembre. Lo scandalo che ha colpito la Volkswagen e le incertezze legate al crollo dei prezzi delle commodities, hanno inflitto un duro colpo ai principali indici del vecchio continente. L’annuncio della FED sul rialzo dei tassi di interesse entro fine anno e le buone notizie sullo stato di salute dell’economia USA (PIL +3,9% nel secondo trimestre e tasso di disoccupazione sceso al 5,1%) non sono bastati a ridare fiato ai listini: DAX, CAC e IBEX hanno registrato rispettivamente -6%, -4% e -7%.
L’Italia non è stata risparmiata con l’indice FTSE-All Share che ha segnato un -1% nel mese di settembre. Il listino del nostro Paese, tuttavia, ha limitato le perdite grazie ai nuovi dati sulla congiuntura economica, con Moody’s che ha rivisto al rialzo le stime sul PIL (+0,7% nel 2015) e la produzione industriale cresciuta dell’1,1% a luglio.
Pesa il calo del prezzo del petrolio - In difficoltà anche il listino che monitora del settore energetico (FTSE Oil & Gas), che nel mese di settembre ha registrato un calo del -3%. Sul comparto dell’energia continua a pesare il calo del prezzo del petrolio, con WTI e Brent scesi rispettivamente a quota 45,87 $/bbl e 48,54 $/bbl. Cattive notizie anche sul fronte dei consumi di gas, che dopo l’impennata riscontrata nei mesi di giugno e luglio, registrano un calo dello 0,4% nel mese di settembre.
In forte difficoltà l’indice IREX che a settembre segna un calo del 16%. Sulle performance di borsa delle small-mid cap pure renewables ha inciso pesantemente il profondo clima di instabilità dei mercati finanziari. In un contesto non privo di difficoltà, tuttavia, le società del listino rimangono dinamiche. Ternienergia prosegue nella valorizzazione degli asset fotovoltaici: l’azienda umbra ha sottoscritto un accordo per la cessione del 50% della società SAIM Energy 2 Srl, titolare di un impianto fotovoltaico da 997,04 KW in provincia di Brindisi. Enertronica, invece, si è aggiudicata un appalto per la progettazione e costruzione di pensiline fotovoltaiche da 800kW che verranno realizzate presso il Tribunale di Siracusa: il valore complessivo è di circa 2 milioni di euro.
Sempre la società di Frosinone ha approvato l’acquisizione del 51% del capitale sociale di Energ.it S.p.A, azienda attiva nella vendita di energia elettrica e gas. Innovatec, società del gruppo Kinexia, ha effettuato il closing dell’acquisto del 51% del capitale sociale di Gruppo Green Power S.p.A., per un controvalore complessivo di 7.650.000 euro.
In un contesto normativo sempre più incerto la pubblicazione del decreto sulle FER non fotovoltaiche riguarda sempre più un orizzonte di breve periodo, mentre continua a mancare una strategia di più ampio respiro. Oltretutto il complesso iter di approvazione del provvedimento (attualmente in Conferenza Stato-Regioni), potrebbe subire un ulteriore rallentamento in vista dell’esame della Commissione Europea in merito alle linee guida sugli aiuti di Stato.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex