Ecco perché la Toscana finanzia l’autoconsumo degli edifici pubblici
La dotazione finanziaria complessiva proveniente dai fondi comunitari, è di circa 64,5 milioni di cui 42,6, milioni per enti locali
La Regione Toscana, nell'ambito della programmazione dei fondi comunitari PR FESR 2021-2027, ha approvato il bando per progetti per la realizzazione di impianti di produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili finalizzato all’autoconsumo degli immobili pubblici.
Che cosa contiene
Questo bando, che segue quello pubblicato a marzo scorso per l’efficientamento energetico degli immobili pubblici, sarà aperto dal 5 giugno al 16 settembre. La dotazione finanziaria complessiva è di circa 64,5 milioni di cui 42,6, milioni per enti locali, 21,9 milioni per Aziende sanitarie locali e alle Aziende ospedaliere e 2,9 milioni per le Rsa. Saranno dunque stilate tre graduatorie: una per gli enti locali alla quale potranno accedere Comuni, Province, Città Metropolitana e Unioni di Comuni; una per Asl e Ao che non dovrà contenere interventi su Rsa; una specifica per le Rsa pubbliche alla quale potranno accedere Asl, Asp, Comuni, Unione dei Comuni, società della Salute (SdS) ed altri organismi di diritto pubblico.
Saranno ammessi interventi di nuova realizzazione di impianti solari termici, impianti solari fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo, impianti geotermici a bassa entalpia, pompe di calore nonché impianti geotermici a media entalpia e teleriscaldamento/teleraffrescamento efficienti. Non saranno ammessi interventi che alla data della presentazione della domanda risultano con lavori già aggiudicati o forniture affidate. Il bando per enti pubblici, Asl e Ao potrà prevedere un confinanziamento massimo dell’80% della spesa ammissibile, fino ad un tetto di euro 1,5 milioni per gli enti locali e di euro 3 milioni per le aziende sanitarie e ospedaliere; invece quello per le rsa pubbliche prevederà un cofinanziamento massimo del 50% con un tetto di 400mila euro.