La fine degli incentivi genera sfiducia, lo dice un’indagine di Enerpoint sul futuro del fotovoltaico
L’azienda ha presentato i risultati dell’analisi sul mercato del fotovoltaico dopo la fine del 5° Conto Energia
Sfiducia nella fine degli incentivi e molte difficolta per la fine del 2013: è quello che emerge con forza dall’indagine “Fotovoltaico: quale futuro?” realizzata a giugno 2013 da Enerpoint, in collaborazione con Power-One.
Per focalizzare lo scenario degli incentivi post Conto Energia, il sondaggio ha rivolto due domande incentrate su detrazione Irpef per il mercato fotovoltaico residenziale e scambio sul posto per impianti da 20 a 200 kWp. Sul primo tema gli intervistati si sono detti preoccupati della riduzione della detrazione dal 50% al 36% prevista per fine anno: secondo il 78,6% degli intervistati non sarà sufficiente a sostenere il mercato degli impianti fotovoltaici di piccola taglia. Maggiore apertura invece sulle prospettive degli impianti da 20 a 200 kWp, che riguardano in primis Pmi alle prese con elevati costi di elettricità: il 45,8% degli intervistati considera fattibile l’impianto di media taglia anche con il solo scambio sul posto senza ulteriori incentivi, mentre il restante 54% ritiene che non siano realizzabili a queste condizioni.
Da ultimo, è stato chiesto agli intervistati le loro stime per l’anno corrente in termini di potenza e numerosità di impianti venduti/progettati o installati per comprendere le aspettative degli operatori rispetto all’anno scorso. Ebbene, l’indagine ha registrato un calo sia in potenza sia in numerosità: gli operatori stimano di progettare/vendere/realizzare il 33% di potenza in meno rispetto al 2012.
“I dati emersi dall’indagine mettono in luce la sofferenza del comparto fotovoltaico inserita in un contesto di difficoltà e di crisi globale – commenta Paolo Rocco Viscontini, Presidente e AD di Enerpoint – . Ci ha colpito molto, però, la voglia di reagire degli operatori, in particolare dal mercato arrivano due messaggi importanti che i decisori politici non possono ignorare: prorogare se non stabilizzare la detrazione al 50% per dare continuità al mercato dei piccoli impianti anche l’anno prossimo in primis e credere nel ruolo strategico del fotovoltaico per aumentare la competitività delle Pmi, grazie all’abbattimento dei costi di energia elettrica per le aziende.