Geotermia. Così il quartiere di Novoli potrebbe diventare la prima comunità energetica fiorentina
La proposta di alimentare una parte del quartiere con la geotermia è stata avanzata durante l’Earth Technology Expo alla Fortezza da Basso. Ecco in cosa consiste il progetto che verrà presentato alla Regione Toscana
Arriva da Firenze la spinta a realizzare il primo quartiere geotermico. L’idea è quella di realizzare un impianto geotermico al servizio di Novoli, nell’ex area Fiat e aree limitrofe. Sfruttando l’energia termica, si potrebbero raffrescare e riscaldare gli edifici pubblici e privati che sorgono nell’area, con un fortissimo beneficio in termini economici e di impatto ambientale. La proposta di fare di Novoli il primo quartiere geotermico del capoluogo toscano è emersa durante l’incontro ‘Geotermia a bassa entalpia. Lo sfruttamento geotermico per la produzione di calore e di refrigerazione che si è svolto ad ETE, Earth Technology Expo, alla Fortezza da Basso. All’iniziativa hanno partecipato Enel, CNG e Piattaforma Geotermia, Cosvig, CNR e rappresentanti dell’Università di Firenze e del Politecnico di Torino.
Un quartiere perfetto
“Quel quartiere è perfetto per creare una comunità energetica, dice Valeria Rondoni, coordinatore scientifico Fondazione EWA. È una zona con servizi e uffici pubblici, supermercati, centro commerciale, Università e parco, quello di San Donato”. Proprio la presenza di una grande area verde al centro del quartiere fa la differenza. “La zona si presta per un impianto di geotermia - spiega Rondoni -. In sostanza, si tratta di realizzare un impianto grazie al quale poi poter sfruttare il calore naturale della terra. Si tratterebbe di scavare a 100 metri sotto terra per poi, attraverso una distribuzione sotterranea, raggiungere gli edifici intorno: Regione Toscana, Esselunga, Palazzo di Giustizia, centro San Donato, Università e non solo. Anche i palazzi privati potrebbero rientrare in questa comunità energetica, dato che si tratta di un progetto pubblico-privato. Con Larderello abbiamo insegnato la geotermia a tutto il mondo. Adesso bisogna lavorare per sfruttare le nuove tecnologie in nome del rispetto dell’ambiente”.