Irex, borse in ripresa e nuove strategie spingono le rinnovabili
L’indice ha guadagnato un punto percentuale nelle ultime settimane, trascinato dalle performance incoraggianti di alcuni titoli. Nel complesso, le pure renewable proseguono nel processo di razionalizzazione e rifocalizzazione strategica avviato a seguito del calo di nuove installazioni e della riduzione dei margini di profittabilità
di Alessandro Marangoni*
Il mese di settembre è stato caratterizzato da un andamento contrastato dei mercati. A pesare sui listini, da un lato, i timori che la Fed allenti la sua politica di quantitative easing e dall’altro l’instabilità politica italiana. L’inaspettata decisione di rinviare il temuto depotenziamento del programma di stimolo all’economia statunitense ha portato una ventata di euforia sui mercati asiatici ed europei. Le Borse hanno inoltre beneficiato dell’attenuarsi delle tensioni in Siria.
Ad inizio ottobre Piazza Affari festeggia la fiducia al Governo. Una performance in controtendenza rispetto alle altre principali Borse europee, che risentono dell’incertezza sullo shutdown negli Stati Uniti e della mancanza di nuovi stimoli monetari da parte della BCE. Lo scontro sul budget americano innervosisce i mercati, in particolare quelli asiatici. Le tensioni valutarie inoltre minacciano i grandi esportatori dell’area euro (Germania). Al contempo, molti gestori si dirigono verso le Borse periferiche dell’Europa (Milano e Madrid). In Italia, l’indice All Share è aumentato di un punto percentuale nell’ultimo mese. Le altre Borse hanno registrato risultati positivi: IBEX (+7%), CAC (+1%) e DAX (+2%).
A settembre il dollaro si è deprezzato nei confronti dell’euro, mentre, i prezzi del Brent e del Wti sono diminuiti di circa cinque dollari al barile sulla scia dell’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Russia sulla Siria. L’indice FTSE Oil & Gas ha registrato una riduzione di un punto percentuale rispetto ad inizio settembre.
L’indice IREX ha guadagnato un punto percentuale nelle ultime settimane, trascinato dalle performance incoraggianti di alcuni titoli.
TerniEnergia ha presentato il nuovo piano industriale, che prevede il rafforzamento del processo di internazionalizzazione con focus strategico sugli impianti di dimensione industriale. Nuovi investimenti saranno concentrati nel settore dell’efficienza energetica. Si muove in tale direzione anche Kinexia, che, con l’acquisizione di Sunsystem e l'annunciata quotazione di Innovatec sull’AIM Italia, intende sviluppare attività di ricerca nella generazione distribuita e nell’efficienza energetica. Ergycapital ha portato invece a termine un’operazione di incorporazione di otto controllate allo scopo di semplificare la struttura del gruppo, concentrando tutte le attività in capo ad un’unica società.
Nel complesso, le pure renewable proseguono nel processo di razionalizzazione e rifocalizzazione strategica avviato a seguito del calo di nuove installazioni e della riduzione dei margini di profittabilità. Le direttrici principali sono la diversificazione con la ricerca di nuovi business in segmenti contigui (in primis efficienza e sistemi intelligenti di gestione energetica), l'ottimizzazione gestionale e il consolidamento, anche attraverso l'aggregazione di impianti esistenti. Continuano, infatti, a crescere le acquisizioni di impianti, soprattutto fotovoltaici, da parte dei player di maggiori dimensioni, così come da parte di investitori finanziari.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex