Quelli del No. Ecco che cosa chiedono alla politica gli Stati generali del paesaggio
La Coalizione Articolo 9, formata da numerose associazioni nazionali e comitati territoriali, dice in coro che non si può salvare il Pianeta danneggiando il Paesaggio e la Biodiversità
Non si può salvare il Pianeta danneggiando il paesaggio e la biodiversità. È questo il leitmotiv degli Stati Generali contro l’eolico e il fotovoltaico a terra promossi nei giorni scorsi dalle associazioni ambientaliste che fanno parte di #CoalizioneArt9. Tutti gli intervenuti agli Stati Generali hanno concordato che, anche approfittando della campagna elettorale per le elezioni europee, sia giunto il momento di richiedere ai partiti una profonda revisione delle politiche per le fonti rinnovabili, abbandonando i progetti di espansione sul territorio degli impianti eolici e fotovoltaici a terra in assenza di qualsiasi pianificazione.
Le richieste
Tra le rivendicazioni dei territori e delle comunità che si sentono aggredite, arriva la denuncia dei gravi danni economici, sociali e ambientali causati dalle speculazioni delle aziende rinnovabili.
Per l’occasione sono state ribadite le richieste:
1) che i pannelli fotovoltaici debbano essere installati solo sulle superfici edificate, sulle aree degradate o nelle aree di bonifica, al di fuori dei centri storici;
2) che debba essere cancellata ogni forma di incentivo e bandita ogni forma di speculazione a spese delle comunità locali;
3) che gli impianti energetici da fonti rinnovabili possano essere insediati solo ed esclusivamente nelle Aree Idonee definite dalle Regioni, in base a linee guida, senza produrre ulteriore consumo di suolo;
4) che nelle more dell’individuazione delle aree idonee si sospendano nuovi insediamenti;
5) che vengano abrogate le norme che consentono gli espropri di terreni agricoli per la realizzazione di progetti di rinnovabili.
Chi c’era
L’iniziativa – si legge in una nota - ha avuto pieno successo considerando che, in appena 20 giorni sono state raccolte quasi 500 adesioni, di cui 90 tra sindaci e amministratori locali e 120 tra comitati, associazioni culturali, imprenditoriali e aziende agricole. Alla presenza di oltre 250 delegati, sono intervenuti sindaci e amministratori locali della Tuscia, del beneventano, del foggiano, del Salento, della Sicilia con la provincia di Trapani in prima linea, della Sardegna, “aggredita” da ogni parte da gigantesche pale eoliche e da campi sterminati di pannelli solari, della Basilicata “con tanti comuni che subiscono ormai il secondo assalto ai loro crinali”, della Campania con l’Irpinia e il beneventano, della Calabria con la provincia di Catanzaro e l’eolico off-shore, dell’Abruzzo e del Molise, “già coinvolto nei decenni passati e ora minacciato da ulteriore sviluppo di grandi impianti”, della Tuscia, dell’Umbria e delle Marche, della Basilicata e, infine, dell'Appennino toscoemiliano con il Mugello, la Valmarecchia e Montefeltro.
La Coalizione Articolo 9 è formata da numerose associazioni nazionali e comitati territoriali, in questa occasione da Italia Nostra, Amici della Terra, Mountain Wilderness, Ente Nazionale Protezione Animali, ProNatura, AssoTuscania, Altura, l’Altritalia Ambiente, Crinali Bene Comune, Rete Resistenza dei Crinali, Associazione Italiana Wilderness AIW, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Lipu Puglia e Basilicata, Centro Parchi Internazionale, Salviamo il Paesaggio, Grig gruppo Intervento Giuridico, Comitato per la Bellezza, Comitato per il Paesaggio, Emergenze Cultura e Appennino Sostenibile.
Per vedere la registrazione dell’evento sul sito di Radio Radicale https://www.radioradicale.it/scheda/...